Come Controllare l'Implementazione del Progetto

Con­trol­lare un prog­et­to impli­ca sis­tem­atiz­zare, gener­are report per qual­si­asi peri­o­do e mon­i­torare i costi del prog­et­to in vari sta­di del­la sua realizzazione.

Che cos’è un Piano di Progetto?

Un piano di prog­et­to è un doc­u­men­to che definisce obi­et­tivi, com­pi­ti, risorse e fasi di ese­cuzione del prog­et­to, insieme alla loro tem­p­is­ti­ca. Include un pro­gram­ma di lavoro, costi, rischi e strate­gie di ges­tione per rag­giun­gere effi­cace­mente gli obi­et­tivi del progetto.

Un piano di attuazione del prog­et­to è un doc­u­men­to strate­gi­co che delin­ea obi­et­tivi, com­pi­ti, sca­den­ze e risorse nec­es­sarie per l’ese­cuzione di suc­ces­so del prog­et­to. Crea una strut­tura chiara vol­ta a rag­giun­gere gli obiettivi.

Come Creare un Piano di Attuazione del Progetto

Creare un piano di attuazione del prog­et­to è un pas­so criti­co per il suc­ces­so. La descrizione gen­erale definisce i prin­ci­pali para­metri e obi­et­tivi del prog­et­to, sta­bilen­do una strut­tura di base per ulte­ri­ori revi­sioni dettagliate.

Pas­so 1: Definire Obi­et­tivi e Para­metri del Progetto

Il pri­mo pas­so con­siste nel definire gli obi­et­tivi e i prin­ci­pali para­metri, aiu­tan­do a for­mare il con­cet­to gen­erale del prog­et­to, che include:
  • Obi­et­tivi
  • Ambito di lavoro
  • Con­dizioni chi­ave di esecuzione
Un’anal­isi det­tagli­a­ta degli obi­et­tivi con­sente di deter­minare con pre­ci­sione cosa deve essere rag­giun­to, men­tre sta­bilire i para­metri definisce l’am­bito e i con­fi­ni del progetto.

Pas­so 2: Strate­gia di Ese­cuzione e Asseg­nazione delle Risorse

Il sec­on­do pas­so con­siste nel­lo svilup­pare una strate­gia per l’ese­cuzione di com­pi­ti speci­fi­ci e iden­ti­fi­care le risorse nec­es­sarie per la loro attuazione. Descri­vere ogni com­pi­to e iden­ti­fi­care i parte­ci­pan­ti chi­ave aiu­ta ad evitare mal­in­te­si e garan­tisce un uso effi­ciente delle risorse.

Pas­so 3: Piano di Comu­ni­cazione e Met­riche di Successo

Il ter­zo pas­so si con­cen­tra sul­lo svilup­po di un piano di comu­ni­cazione e sul­la definizione delle met­riche di suc­ces­so. Garan­tire una comu­ni­cazione inter­na ed ester­na effi­cace assi­cu­ra una com­pren­sione rec­i­p­ro­ca tra tutte le par­ti e una rispos­ta tem­pes­ti­va ai cam­bi­a­men­ti. Definire le met­riche di suc­ces­so for­nisce cri­teri speci­fi­ci per val­utare i risultati.

Pas­so 4: Ges­tione del Rischio

Il quar­to pas­so con­siste nel­l’i­den­ti­fi­care i rischi e svilup­pare strate­gie di ges­tione. Anal­iz­zare le poten­ziali sfide e preparar­si alla loro risoluzione rende il piano più flessibile e adat­ta­bile ai cambiamenti.

Pas­so 5: Riepi­l­o­go e Affi­na­men­to Finale

Il pas­so finale è rias­sumere e affinare l’in­tero piano. Ciò com­por­ta un’ul­ti­ma revi­sione di tut­ti i pas­sag­gi, con­sideran­do tutte le cor­rezioni e i miglio­ra­men­ti. La fase con­clu­si­va garan­tisce la com­pletez­za e la coeren­za del piano di attuazione del prog­et­to intra l’ese­cuzione.

Con­trol­lo delle Fasi di Attuazione del Progetto

Con­trol­lare le fasi di attuazione del prog­et­to impli­ca con­frontare le tem­p­is­tiche e i bud­get piani­fi­cati con le cifre effet­tive in vari sta­di del lavoro del prog­et­to. In pas­sato, il con­trol­lo qual­ità di un prog­et­to com­por­ta­va la com­pi­lazione di numerosi doc­u­men­ti (alcu­ni dei quali inevitabil­mente anda­vano per­si), ma oggi, l’at­tuazione del prog­et­to può essere mon­i­tora­ta uti­liz­zan­do un sis­tema di ges­tione del progetto.

Ora, tut­to il lavoro del prog­et­to sarà all’in­ter­no di un uni­co sis­tema. Ciò sig­nifi­ca niente più report car­ta­cei, report di spese grossolane alla fine del mese, sca­den­ze non rispet­tate sen­za spie­gazione e un’ese­cuzione dei com­pi­ti caotica.

Fasi di Attuazione del Progetto

  • Creare un Prog­et­to: Il nome dovrebbe essere chiaro e con­ciso, e la descrizione dovrebbe essere precisa.
  • Aggiun­gere File: Se il team deve lavo­rare con file per l’at­tuazione del prog­et­to, aggiungerli.
  • Sta­bilire Sca­den­ze: Avere sca­den­ze con­sente una piani­fi­cazione det­tagli­a­ta del lavoro del progetto.
  • Speci­fi­care le Spese Piani­fi­cate: Questo può includ­ere la quan­tità di tem­po e bud­get prob­a­bil­mente nec­es­sari per l’at­tuazione del prog­et­to, o uno dei due: tem­po o budget.
  • Asseg­nare un Man­ag­er di Prog­et­to e una Per­sona Respon­s­abile: Ques­ta può essere la stes­sa per­sona o diver­si indi­vidui.

    Avere un Man­ag­er di Prog­et­to e una Per­sona Respon­s­abile aumen­ta le prob­a­bil­ità di attuazione di suc­ces­so del prog­et­to. Il com­pi­to del Man­ag­er è mon­i­torare e con­trol­lare l’ese­cuzione del prog­et­to. Il com­pi­to del­la Per­sona Respon­s­abile è seguire il piano di prog­et­to pre-approva­to, comu­ni­care con il team, iden­ti­fi­care e apportare mod­i­fiche tem­pes­ti­va­mente, preparare report di prog­et­to, e altro ancora.
  • Selezionare Sta­to e Tag: Ogni prog­et­to all’in­ter­no del sis­tema di ges­tione può avere uno sta­to e diver­si tag. Sta­to e tag pos­sono cam­biare durante le fasi di attuazione del prog­et­to. Gli stru­men­ti di con­trol­lo come sta­to e tag diven­tano ele­men­ti chiave.

Piani­fi­care l’Ese­cuzione dei Com­pi­ti per il Progetto

Quan­do il prog­et­to e le sue infor­mazioni sono inserite nel servizio di ges­tione del prog­et­to, il pas­so suc­ces­si­vo è sud­di­videre il prog­et­to in com­pi­ti indi­vid­u­ali. Come per il prog­et­to, ogni com­pi­to può includere:
  • Tito­lo
  • Cartel­la (selezionare il team a cui appar­tiene il compito)
  • Per­sona Responsabile
  • Sta­to e Tag
  • Sca­den­za
  • Spese Piani­fi­cate
  • Team
File e com­men­ti pos­sono anche essere aggiun­ti al com­pi­to. Con­trol­lare i com­pi­ti sarà facil­i­ta­to da stru­men­ti che miglio­ra­no l’ef­fi­cien­za del­l’in­tero team, di ogni mem­bro, e por­tano al suc­ces­so del­l’at­tuazione del progetto.

Come Con­trol­lare l’Ese­cuzione dei Compiti

Ogni com­pi­to ha dati iniziali che pos­sono cam­biare durante il proces­so di lavoro. Ad esem­pio: se per un com­pi­to era­no piani­fi­cati 20 ore ma né sono state effet­ti­va­mente spese 30.

Con­frontare il Piano e il Fat­tore con­sente di gius­ti­fi­care al cliente per­ché deter­mi­nate spese di com­pi­to devono essere adeguate.

È meglio affi­dare il con­trol­lo del­l’ese­cuzione dei com­pi­ti a un dipen­dente, come la Per­sona Respon­s­abile del compito.

Stru­men­ti per Con­trol­lare l’At­tuazione di Prog­et­ti e Compiti

Ora che i com­pi­ti indi­vid­u­ali all’in­ter­no del prog­et­to sono sta­ti creati e doc­u­men­tati, è fon­da­men­tale uti­liz­zare effi­cace­mente gli stru­men­ti di controllo.

Il proces­so di attuazione di un sis­tema di ges­tione del prog­et­to può essere impeg­na­ti­vo per il team (tut­to ciò che è nuo­vo è spes­so accolto con resisten­za), quin­di è essen­ziale spie­gare per­ché stru­men­ti speci­fi­ci sono impor­tan­ti per i risul­tati com­p­lessivi del team e l’ef­fi­cien­za di cias­cun membro.

Puoi testare autono­ma­mente il servizio di ges­tione del prog­et­to, quin­di aiutare il team ad adat­tar­si alle nuove regole di ges­tione di prog­et­ti e com­pi­ti. In alter­na­ti­va, nom­i­na qual­cuno respon­s­abile per la for­mazione del team.

Stru­men­to #1: Timer

Il timer può essere uti­liz­za­to per ogni com­pi­to. Se più per­sone lavo­ra­no su un com­pi­to, i totali dei timer ven­gono som­mati, ma ogni parte­ci­pante vede i pro­pri dati e può uti­liz­zarli nei report.

Il timer con­sente di con­trol­lare il tem­po effet­ti­va­mente spe­so su un com­pi­to. Usare il timer diven­terà un’abi­tu­dine van­tag­giosa se il team com­prende la sua importanza.


Per­ché è impor­tante avviare il timer per un compito?

Chiarisce le spese di tem­po effet­ti­vo, e se dif­feriscono dal piano, questo può essere mostra­to al Man­ag­er o al cliente per adegua­men­ti del piano.

Se non tut­ti i dipen­den­ti avviano il timer all’inizio di un com­pi­to, pos­sono inserire il tem­po effet­ti­vo spe­so in segui­to: la quan­tità di tem­po e il cos­to di questo tem­po o solo uno dei due.

Stru­men­to #2: Calendario

Tut­ti i com­pi­ti con sca­den­ze impostate appari­ran­no sul Cal­en­dario. Ma non sono tut­ti i van­tag­gi del Cal­en­dario all’in­ter­no del sis­tema di ges­tione del progetto.

Sul Cal­en­dario, puoi anche:
  • Vedere le date di inizio e fine di ferie/malattie per i dipendenti
  • Fil­trare i com­pi­ti per tag, sta­ti, priorità
  • Fil­trare i com­pi­ti per dati inser­i­ti, file allegati

Stru­men­to #3: Kanban

Questo è un tabel­lone di visu­al­iz­zazione che mostra i com­pi­ti a diver­si sta­di di ese­cuzione. Sta­dio di ese­cuzione = sta­to. Per spostare un com­pi­to su Kan­ban, deve essere imposta­to uno stato.

Il van­tag­gio di Kan­ban come stru­men­to di con­trol­lo visi­vo è la pos­si­bil­ità di trascinare i com­pi­ti da uno sta­dio all’al­tro. Visi­va­mente, Kan­ban appare come colonne sep­a­rate (prece­den­te­mente, questi era­no ade­sivi col­orati su una bacheca fisi­ca). Ogni colon­na cor­risponde a uno sta­to specifico.

Ad esem­pio, c’è un com­pi­to da creare una pro­pos­ta com­mer­ciale. La pri­ma fase è la scrit­tura. Questo com­pi­to avrà lo sta­to Scrit­tura”. Dopo che il testo è scrit­to, il com­pi­to può essere sposta­to allo sta­dio suc­ces­si­vo (trasci­na­to nel­la colon­na suc­ces­si­va), cam­bian­do lo sta­to in Design”.

Stru­men­to #4: Dia­gram­ma di Gantt

Un altro stru­men­to di con­trol­lo visi­vo. I prog­et­ti, i com­pi­ti e i sot­to­com­pi­ti sono visu­al­iz­za­ti nel Dia­gram­ma di Gantt. Puoi mod­i­fi­care la data di sca­den­za di un com­pi­to nel Dia­gram­ma di Gantt sen­za mod­i­fi­care il compito.

Il Dia­gram­ma di Gantt è una map­pa del prog­et­to che trac­cia le con­nes­sioni tra i com­pi­ti, pun­ti crit­i­ci, date di inizio e fine del­l’ese­cuzione dei compiti.
Con­trol­la l’ese­cuzione dei com­pi­ti con il Dia­gram­ma di Gantt basato su indi­ca­tori visivi col­orati delle sca­den­ze e creazione di con­nes­sioni tra com­pi­ti. Ad esem­pio, se la sca­den­za di un com­pi­to è ritar­da­ta, ver­rà indi­ca­to nel Dia­gram­ma di Gantt con un indi­ca­tore di colore.

Come col­le­gare i com­pi­ti nel Dia­gram­ma di Gantt?

Puoi col­le­gare la data di fine di un com­pi­to alla data di inizio di un altro se sono cor­re­lati e il risul­ta­to del sec­on­do com­pi­to dipende dal com­ple­ta­men­to con suc­ces­so del primo.

Stru­men­to #5: Report

I sis­te­mi di ges­tione dei prog­et­ti pos­sono gener­are ed esportare report per qual­si­asi peri­o­do e para­metri nec­es­sari. I report non si chi­udono più alla fine del mese sul­la base di dati approssi­ma­tivi. Il report esporta­to per un giorno, set­ti­mana, mese, anno o qual­si­asi peri­o­do selezion­a­to man­ual­mente mostr­erà infor­mazioni esat­te sui com­pi­ti del progetto.

Ad esem­pio, un report sui com­pi­ti con spese piani­fi­cate, spese effet­tive, inizio timer, con o sen­za com­men­ti, com­pi­ti con deter­mi­nati tag e sta­to, per pri­or­ità e data di fine.
La vari­abil­ità dei report rende il con­trol­lo di prog­et­ti e com­pi­ti flessibile. Scegli tu stes­so le tem­p­is­tiche e i para­metri per la gen­er­azione dei report. Per i nuovi prog­et­ti, è meglio fare report per bre­vi peri­o­di: giorno, set­ti­mana. Questo con­sente di rego­lare tem­pes­ti­va­mente il proces­so lavo­ra­ti­vo e di evitare errori costosi.

Cosa Cer­care Quan­do si Sceglie un Sis­tema di Ges­tione del Progetto?

  • Disponi­bil­ità di stru­men­ti per il con­trol­lo quan­ti­ta­ti­vo (tem­po e denaro)
  • Disponi­bil­ità di stru­men­ti per il con­trol­lo visi­vo (Kan­ban, Cal­en­dario, Dia­gram­ma di Gantt, Report)
  • Facil­ità d’u­so: è essen­ziale che le fun­zion­al­ità del sis­tema siano com­pren­si­bili e con­ve­ni­en­ti per l’in­tero team, dal­l’ad­det­to con­tabile allo sviluppatore.
  • Capac­ità di det­tagliare i dati sui prog­et­ti e com­pi­ti (disponi­bil­ità di filtri)
Crea subito un piano di attuazione del prog­et­to, aggiun­gi il prog­et­to al sis­tema e sud­di­vidi­lo in com­pi­ti indi­vid­u­ali. Tes­ta gli stru­men­ti di con­trol­lo del­l’at­tuazione di prog­et­ti e com­pi­ti e scegli quel­li che si adat­tano meglio alla speci­ficità del­la tua attività.

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