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Kaizen e Gestione della Qualità Totale: Il Metodo
Giapponese di Gestione

Kaizen (改善) – Il Meto­do di Ges­tione Giapponese

Il Kaizen è una filosofia giap­ponese che ha ripor­ta­to l’e­cono­mia del dopoguer­ra in pochi decen­ni dalle mac­erie. La paro­la kaizen” si tra­duce in miglio­ra­men­to con­tin­uo” e com­prende il miglio­ra­men­to costante di se stes­si come per­sona e pro­fes­sion­ista, del pos­to di lavoro, dei pro­ces­si pro­dut­tivi, del­la ges­tione, delle relazioni con i con­suma­tori e tut­to ciò che ci circonda.

Per imple­mentare il kaizen in modo effi­cace nelle imp­rese, i man­ag­er giap­pone­si lo raf­forzano con stru­men­ti prati­ci per ottimiz­zare i luoghi di lavoro, il con­trol­lo del­la qual­ità, sug­gerire miglio­ra­men­ti razion­ali, un uso atten­to delle risorse e altro ancora.

Il Mira­co­lo Eco­nom­i­co Giapponese

Il mira­co­lo eco­nom­i­co giap­ponese si riferisce alla cresci­ta sen­za prece­den­ti del­l’e­cono­mia del Giap­pone dal det­to degli anni 50 alla crisi petro­lif­era del 1973, con una media del cir­ca 10% all’an­no. Il Giap­pone, prece­den­te­mente noto per la pro­duzione di prodot­ti di bas­sa qual­ità e inuti­liz­z­abili, ha trasfor­ma­to la pro­pria rep­utazione ed è diven­ta­to un con­cor­rente delle prin­ci­pali cor­po­razioni americane.

I giap­pone­si attribuis­cono la pro­pria cresci­ta eco­nom­i­ca al kaizen come modo di pen­sare e approc­cio alla ges­tione. È inter­es­sante notare che le idee per miglio­rare la qual­ità del prodot­to furono inizial­mente introdotte in Giap­pone dagli americani.

Orig­ine e Sto­ria del Kaizen

Nel 1946, l’Amer­i­ca inviò i suoi migliori ingeg­neri in Giap­pone per tenere con­feren­ze sul­la qual­ità e con­di­videre le loro espe­rien­ze con gli indus­tri­ali giap­pone­si. Nel 1950, W. Edwards Dem­ing, il fonda­tore del mod­er­no movi­men­to per la qual­ità, tenne con­feren­ze in Giap­pone. I giap­pone­si imple­men­tarono così effi­cace­mente le sue idee che 20 – 30 anni dopo, del­egazioni amer­i­cane vis­i­tarono il Giap­pone per impara­re dal­la loro esperienza.

W. Edwards Dem­ing, uno scien­zi­a­to amer­i­cano e co-autore del ciclo She­whart-Dem­ing (PDCA), svolse un ruo­lo cru­ciale nel­la rinasci­ta eco­nom­i­ca del Giap­pone. Il ter­mine kaizen” come con­cet­to di ges­tione divenne ampia­mente conosci­u­to nel 1986 dopo la pub­bli­cazione del libro di Masaa­ki Imai Kaizen: La Chi­ave del Suc­ces­so Com­pet­i­ti­vo del Giappone.”

Prin­cipi Fon­da­men­tali del­la Ges­tione Kaizen

Cli­en­ti

I cli­en­ti sono il col­lega­men­to più impor­tante nel­la cate­na di pro­duzione, e tut­ti gli sforzi del­l’azien­da mira­no a fornire loro prodot­ti di qual­ità a un prez­zo bas­so. È essen­ziale antic­i­pare le domande del mer­ca­to e adattare la pro­duzione per sod­dis­fare nuove esi­gen­ze. Il feed­back dei cli­en­ti è un com­po­nente cru­ciale del kaizen.

Dipen­den­ti

I dipen­den­ti sono l’at­ti­vo più prezioso del­l’azien­da e il kaizen è impos­si­bile sen­za il loro sup­por­to. Nelle aziende giap­pone­si, il benessere del­l’im­pre­sa equiv­ale al benessere dei dipen­den­ti. Le relazioni con il per­son­ale si basano su un inter­esse rec­i­pro­co nel­la pro­duzione di prodot­ti di alta qual­ità e competitivi.

La ges­tione kaizen include cinque sis­te­mi per sta­bilire relazioni tra gli indi­vidui e l’organizzazione:

  • Occu­pazione a vita
  • For­mazione sul pos­to di lavoro
  • Rotazione dei ruoli
  • Sis­tema delle virtù
  • Sis­tema di ricompense

Ges­tione

Il Kaizen favorisce la lead­er­ship rispet­to all’au­torità for­male. I man­ag­er giap­pone­si guadag­nano rispet­to attra­ver­so la loro conoscen­za, espe­rien­za, deci­sioni ed esem­pio per­son­ale. Trascor­rono molto tem­po nel repar­to pro­duzione e comu­ni­cano lib­era­mente con i dipen­den­ti a tut­ti i livelli.

Imple­mentare il kaizen in un’azien­da è impos­si­bile sen­za il sup­por­to del­la diri­gen­za. Gli obi­et­tivi di miglio­ra­men­to sono fis­sati a liv­el­lo supe­ri­ore e ven­gono trasmes­si. Real­iz­zare i piani richiede deci­sioni e inves­ti­men­ti. Più alto è il man­ag­er nel­la ger­ar­chia, mag­giori sono le azioni di miglio­ra­men­to attese.

Kaizen vs. Ges­tione Tradizionale Occidentale

Aspet­to

Kaizen

Ges­tione Occidentale

Focus

Proces­so

Risul­ta­to

Svilup­po

Grad­uale, a volte con innovazione

Salti inno­v­a­tivi, solo tramite innovazione

Uti­liz­zo delle Risorse

Uso eco­nom­i­co

Uso non razionale finché c’è profitto

Relazioni di Gruppo

Aiu­to rec­i­pro­co, sup­por­to, con­di­vi­sione del­la conoscenza

Indi­vid­u­al­is­mo, competizione

Lead­er­ship

Leader con autorità e esperienza

Capo con potere

Ambi­ente Ideale

Cresci­ta eco­nom­i­ca lenta con scar­sità di risorse

Espan­sione eco­nom­i­ca con abbon­dan­za di risorse

Prospet­ti­va

Lun­go termine

Cor­to termine

Obi­et­tivi del Kaizen

I giap­pone­si han­no adot­ta­to il kaizen per com­bat­tere la dev­as­tazione del dopoguer­ra. Di con­seguen­za, il Giap­pone non solo si è ripreso, ma è anche diven­ta­to un pro­dut­tore glob­ale leader di prodot­ti di alta qual­ità e com­pet­i­tivi, tra cui auto­mo­bili, attrez­za­ture ed elet­tron­i­ca. Ques­ta trasfor­mazione è avvenu­ta nonos­tante la man­can­za di risorse del paese, il ter­ri­to­rio ridot­to e l’iso­la­men­to relativo.
Il prin­ci­pale obi­et­ti­vo del­la ges­tione kaizen è sod­dis­fare le esi­gen­ze dei consumatori. 
Per rag­giun­gere questo obi­et­ti­vo, la diri­gen­za sta­bilisce pri­or­ità chiare per la qual­ità del prodot­to, i costi e la dis­ci­plina di con­seg­na, trasmet­ten­dole in tut­ta l’impresa.

Il Kaizen mira anche a:

  • Miglio­rare la qual­ità del prodot­to riducen­do i costi
  • Aumentare i prof­itti dell’azienda
  • Moti­vare il per­son­ale e mas­simiz­zare il loro potenziale
  • Man­tenere la com­pet­i­tiv­ità sul mer­ca­to a lun­go termine
  • Uti­liz­zare in modo effi­ciente risorse lim­i­tate e costose

Appli­care i Meto­di Kaizen

Il Kaizen viene imple­men­ta­to attra­ver­so stru­men­ti e meto­di prati­ci, come:

Ges­tione Totale del­la Qual­ità (TQM)

La Ges­tione Totale del­la Qual­ità è una filosofia di ges­tione focal­iz­za­ta sul miglio­ra­men­to del­la qual­ità del prodot­to, sul­la riduzione dei costi e sul­la sod­dis­fazione dei bisog­ni dei con­suma­tori e dei dipen­den­ti. È lo stru­men­to più cru­ciale e ampio del kaizen.

Pro­duzione Just-In-Time (JIT)

Svilup­pa­to dal vicepres­i­dente del­la Toy­ota Tai­ichi Ohno nel 1954, JIT garan­tisce che i pezzi vengano for­ni­ti alla lin­ea di mon­tag­gio esat­ta­mente in tem­po e nel­la quan­tità nec­es­saria. Questo approc­cio elim­i­na la neces­sità di gran­di inven­tari, miglio­ra la qual­ità e accel­era l’assemblaggio.

Manuten­zione Totale Pro­dut­ti­va (TPM)

TPM coin­volge tut­ti i dipen­den­ti nel­la cura delle pro­prie attrez­za­ture e del pro­prio pos­to di lavoro. Ciò include la manuten­zione delle mac­chine, l’an­tic­i­pazione di pos­si­bili guasti e lo svilup­po di stan­dard oper­a­tivi per le attrezzature.

Sis­tema di Suggerimenti

Adot­ta­to dagli Sta­ti Uni­ti, il sis­tema di sug­ger­i­men­ti incor­ag­gia i dipen­den­ti a pro­porre miglio­ra­men­ti sin­go­lar­mente o in pic­coli grup­pi. Questo sis­tema sup­por­ta il kaizen e pro­muove un sen­so di coin­vol­gi­men­to tra i lavoratori.

Attiv­ità di Grup­po Piccole

I lavo­ra­tori in pic­coli grup­pi (6−10 per­sone) all’in­ter­no del­l’of­fic­i­na cer­cano modi per miglio­rare i pro­ces­si e la qual­ità del prodot­to, ridurre i tem­pi mor­ti e risparmi­are mate­ri­ali. I Cir­coli di Con­trol­lo del­la Qual­ità (QCC) sono grup­pi pic­coli comu­ni che si con­cen­tra­no sui miglio­ra­men­ti del pos­to di lavoro, sicurez­za e produttività.

Kan­ban

Svilup­pa­to inizial­mente in Toy­ota, il kan­ban uti­liz­za schede attac­cate a con­teni­tori di par­ti che si muovono lun­go la lin­ea di mon­tag­gio. Questo sis­tema min­i­miz­za lo stoccag­gio e comu­ni­ca tra i lavo­ra­tori del­la pro­duzione e quel­li del­lo stoccaggio.

Zero Difet­ti (ZD)

Svilup­pa­to da Philip Cros­by, ZD pun­ta a zero difet­ti nel­la pro­duzione. Ciò impli­ca pre­venire i difet­ti piut­tosto che trovar­li e cor­reg­ger­li, assi­cu­ran­do che il con­suma­tore rice­va prodot­ti privi di difetti.

Van­tag­gi e Svan­tag­gi del Kaizen

Van­tag­gi:

  1. Migliore qual­ità del prodot­to con costi ridotti
  2. Cli­en­ti soddisfatti
  3. Uso effi­ciente delle risorse e delle attrezzature
  4. Atmos­fera di aiu­to rec­i­pro­co e cooperazione
  5. Dipen­den­ti motivati

Svan­tag­gi:

  1. Richiede inves­ti­men­ti che potreb­bero non ripa­gare immediatamente
  2. Effet­ti a lun­go ter­mine (3−5 anni) per vedere i risultati
  3. Non adat­to per economie in rap­i­da crescita
  4. Dif­fi­cile coin­vol­gere i dipen­den­ti a tut­ti i livelli
  5. Fat­tori umani come pigrizia, avid­ità e dis­on­està pos­sono osta­co­lare l’implementazione

Kaizen in Pratica

Molte aziende giap­pone­si come Toy­ota, Mit­subishi e Nis­san sup­por­t­ano il kaizen. Nestlé S.A. è un esem­pio di un’azien­da occi­den­tale che adot­ta i prin­cipi del kaizen.

Nestlé

Nestlé, una multi­nazionale svizzera di ali­men­ti e bevande, è sta­ta pre­sente nel­la lista For­tune 500 per 22 anni. La pro­duzione snel­la e l’assen­za di sprechi sono la mis­sione prin­ci­pale di Nestlé. Le idee del kaizen sono evi­den­ti nei Prin­cipi Azien­dali e nel­la Polit­i­ca di Qual­ità di Nestlé.

La direzione di Nestlé si impeg­na ai più alti stan­dard di qual­ità e sicurez­za attraverso:
  • Pro­muo­vere una cul­tura del­la qual­ità per svilup­pare, pro­durre e con­seg­nare prodot­ti sen­za difet­ti di cui i con­suma­tori si fidano
  • Rispet­ta le leg­gi applic­a­bili e gli stan­dard internazionali
  • Miglio­ra­men­to con­tin­uo del sis­tema di ges­tione del­la qualità
  • Incor­ag­gia­re la parte­ci­pazione di dipen­den­ti e part­ner agli stan­dard di qual­ità, alla for­mazione e al mentoring

Per creare val­ore e guadagnare la fidu­cia dei con­suma­tori, Nestlé imple­men­ta 4 principi:


Nestlé Waters uti­liz­za diverse tec­niche, come il Val­ue Stream Map­ping, per deter­minare le migliori posizioni per nuove fab­briche, garan­ten­do la mas­si­ma effi­cien­za iniziale.

Ges­tione Totale del­la Qual­ità (TQM): Definizione e Essenza

La Ges­tione Totale del­la Qual­ità (TQM) è stret­ta­mente lega­ta al kaizen. Masaa­ki Imai descrive la TQM come l’au­tostra­da prin­ci­pale che con­duce al kaizen,” spes­so equiparan­do i due concetti.

La TQM com­por­ta approc­ci sis­tem­ati­ci e meto­di sta­tis­ti­ci per con­ver­tire i prob­le­mi azien­dali in numeri speci­fi­ci, coin­vol­gen­do la direzione, la diri­gen­za inter­me­dia e tut­ti i dipen­den­ti in attiv­ità di miglio­ra­men­to del­la qual­ità in tut­ta l’impresa.

Prin­cipi del­la TQM

Kaoru Ishikawa, un fonda­tore del movi­men­to TQM, ha delin­eato sei carat­ter­is­tiche del­la TQM in Giappone:
  1. Appli­cazione a liv­el­lo azien­dale che coin­volge tut­ti i dipendenti
  2. Impor­tan­za del­l’istruzione e del­la formazione
  3. Cir­coli di Con­trol­lo del­la Qualità
  4. Audit rego­lari del­la TQM da parte del­la diri­gen­za o di orga­niz­zazioni esterne
  5. Uti­liz­zo di meto­di statistici
  6. Sup­por­to gov­er­na­ti­vo per la TQM
La TQM con­trasta forte­mente con gli approc­ci tradizion­ali alla ges­tione del­la qualità:
Ges­tione del­la Qual­ità Tradizionale
TQM
Sod­dis­fazione del cliente
Sod­dis­fazione di con­suma­tori, dipen­den­ti e società
Azioni per miglio­rare la qual­ità del prodotto
Azioni per miglio­rare la qual­ità dei pro­ces­si e dei sistemi
Azioni cor­ret­tive sul­la qualità
Azioni pre­ven­tive sul­la qualità
For­mazione sul­la ges­tione del­la qual­ità solo per i dipen­den­ti del dipar­ti­men­to di con­trol­lo qualità
For­mazione sul­la ges­tione del­la qual­ità per tut­ti i dipendenti
La respon­s­abil­ità del­la qual­ità è con il dipar­ti­men­to di con­trol­lo qualità
La respon­s­abil­ità del­la qual­ità è con tut­ti i dipendenti
Risoluzione di prob­le­mi urgen­ti di qual­ità, speg­nere incendi”
Iden­ti­fi­care e risol­vere prob­le­mi cronici
Risoluzione di prob­le­mi isolati
Risoluzione col­lab­o­ra­ti­va dei problemi

I 14 Pun­ti di Dem­ing per Imple­mentare la TQM

W. Edwards Dem­ing ha for­mu­la­to un algo­rit­mo di 14 pun­ti per imple­mentare la TQM:
  1. Assi­cu­rar­si coeren­za di scopo ver­so il miglio­ra­men­to di prodot­ti e servizi.
  2. Adottare la nuo­va filosofia.
  3. Ter­minare la dipen­den­za dal­l’is­pezione per rag­giun­gere la qualità.
  4. Porre fine alla prat­i­ca di asseg­nare affari solo in base al prezzo.
  5. Miglio­rare costan­te­mente ogni proces­so di piani­fi­cazione, pro­duzione e servizio.
  6. Istau­rare una for­mazione sul pos­to di lavoro.
  7. Adottare e isti­tuire leadership.
  8. Elim­inare la paura.
  9. Abbat­tere le bar­riere tra le aree del personale.
  10. Elim­inare slo­gan, esor­tazioni e obi­et­tivi per la forza lavoro.
  11. Elim­inare le quote numeriche e gli obi­et­tivi numerici.
  12. Rimuo­vere le bar­riere all’or­goglio del lavoro.
  13. Isti­tuire un pro­gram­ma vig­oroso di edu­cazione e auto-miglio­ra­men­to per tutti.
  14. Coin­vol­gere tut­ti in azien­da nel­la trasformazione.

Van­tag­gi e Svan­tag­gi del­la TQM

Van­tag­gi:

  • Qual­ità del prodot­to migliorata
  • Sod­dis­fazione e lealtà del cliente
  • Costi di pro­duzione ridotti
  • Aumen­to del­la red­di­tiv­ità aziendale
  • Adat­ta­bil­ità ai cam­bi­a­men­ti ambientali
  • Dipen­den­ti moti­vati attra­ver­so l’impegno
  • Cul­tura azien­dale rafforzata

Svan­tag­gi:

  • Inves­ti­men­ti finanziari iniziali sig­ni­fica­tivi per la for­mazione del per­son­ale e l’as­sun­zione di con­sulen­ti di qualità
  • Proces­so che richiede tem­po per sta­bilire comu­ni­cazioni e for­mare una nuo­va cul­tura aziendale
  • Pro­ces­si di pro­duzione for­mal­iz­za­ti attra­ver­so nuovi stan­dard e regole
  • Dif­fi­coltà a garan­tire il nec­es­sario coin­vol­gi­men­to dei dipendenti
  • Man­can­za di effet­ti a breve termine
  • Inadeguatez­za per il set­tore dei servizi, pic­cole imp­rese e orga­niz­zazioni non profit

TQM in Pratica

Un esem­pio di TQM in prat­i­ca è l’azien­da indi­ana Nation­al Engi­neer­ing Indus­tries Lim­it­ed (NEI), parte del CK Bir­la Group. Nel 2015, l’NEI ha rice­vu­to il Pre­mio Dem­ing per la ges­tione del­la qualità.
NEI pro­duce cus­cinet­ti per le indus­trie auto­mo­bilis­tiche e fer­roviarie con il mar­chio NBC Bear­ings, esportan­do in 21 pae­si. L’azien­da aderisce al con­cet­to di Zero Difet­ti”, attual­mente mira a ridurre i difet­ti a 50 par­ti per mil­ione e in futuro sot­to le 10 par­ti per milione.

Kaizen nel­l’IT

La filosofia kaizen si adat­ta non solo alle imp­rese man­i­fat­turiere ma anche ai team di svilup­po IT. Molte metodolo­gie agili mod­erne si basano sui prin­cipi del kaizen, come ad esempio:
  • Scrum: Ispi­ra­to alle pratiche giap­pone­si, Scrum incor­po­ra prin­cipi kaizen come il ciclo PDCA, anal­isi con­tin­ua delle attiv­ità, elim­i­nazione degli osta­coli, sup­por­to rec­i­pro­co e con­di­vi­sione delle infor­mazioni aperte.
  • Lean: Lo svilup­po snel­lo è un’a­dat­ta­men­to del­la pro­duzione snel­la per l’IT, focal­iz­zan­dosi sul­l’e­lim­i­nazione degli sprechi e sul­la pro­mozione del­l’ap­prendi­men­to con­tin­uo, deci­sion-mak­ing e motivazione.
  • Kan­ban: Orig­i­nar­i­a­mente uno stru­men­to di JIT, il Kan­ban è sta­to adat­ta­to per lo svilup­po IT, enfa­tiz­zan­do il miglio­ra­men­to dei meto­di esisten­ti, cam­bi­a­men­ti con­cor­dati, incor­ag­gia­men­to del­l’inizia­ti­va e chiara dis­tribuzione dei ruoli.

Pro­gram­mi per l’Im­ple­men­tazione di Kaizen e TQM

Diverse servizi di ges­tione prog­et­ti facil­i­tano il con­trol­lo del­la qual­ità e il miglio­ra­men­to con­tin­uo, come Work­sec­tion.

Work­sec­tion


Work­sec­tion è un servizio SaaS che garan­tisce comu­ni­cazione traspar­ente tra la direzione e i team, cli­en­ti e liberi pro­fes­sion­isti. Sup­por­ta il kaizen e la TQM con fun­zion­al­ità come:
  • Com­men­ti alle attiv­ità, asseg­nazioni e vis­i­bil­ità per i cli­en­ti sen­za det­tagli interni
  • Sta­bilire sca­den­ze e bud­get per ogni attiv­ità, con con­trol­lo e rego­lazione delle spese
  • Aggiun­ta di check­list, file, etichette e sta­ti alle attività
  • Comu­ni­cazione in tem­po reale nel con­testo di un’attività
  • Grafi­ci di Gantt per la visu­al­iz­zazione del pro­gres­so delle attività
  • Report sul cari­co di lavoro del team

Con­clu­sione

Il kaizen è una filosofia fan­tas­ti­ca per la vita e gli affari, un per­cor­so evi­dente ver­so il benessere sociale. Ques­ta sem­plice idea di miglio­ra­men­to con­tin­uo richiede pro­fonde trasfor­mazioni nel pen­siero, nelle relazioni e nei pro­ces­si pro­dut­tivi, cosa per la quale non tut­ti sono pronti.

Sebbene alcune aziende occi­den­tali abbiano abban­do­na­to gli stru­men­ti kaizen come inef­fi­caci e obso­leti a causa del­la buro­crazia, del­l’ab­ban­dono dei lavo­ra­tori e del­l’opac­ità dei pro­ces­si, i prin­cipi del kaizen pros­per­a­no nel­l’in­dus­tria IT. For­mano la base di molte metodolo­gie agili e aiu­tano a creare prodot­ti soft­ware di alta qual­ità in breve tempo.

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