•     •   25 min read

Il Metodo Critico della Catena
Rigida (CCPM) – È Davvero Così
Efficace?

Non c’è nul­la di più per­ma­nente del tem­po­ra­neo. Quan­do si gestis­cono prog­et­ti, il prog­et­to stes­so può sem­brare pic­co­lo e facil­mente eseguibile. Ma una set­ti­mana si trasfor­ma in un mese, un mese in un trimestre, le sca­den­ze si avvic­i­nano, e un pic­co­lo prog­et­to tem­po­ra­neo si trasfor­ma in un mostro che con­suma tem­po e risorse.

Abbi­amo già esam­i­na­to varie metodolo­gie di ges­tione dei prog­et­ti nelle panoramiche prece­den­ti. Puoi famil­iar­iz­zare con Lean, CPM, Six Sig­ma e Prince2.

Oggi dis­cuter­e­mo:

  • Come sti­mare e prevedere le tem­p­is­tiche dei prog­et­ti da zero nel CCPM
  • Quali regole devi conoscere per un cal­co­lo del tem­po accurato
  • Per­ché il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca è la scelta di centi­na­ia di aziende di successo
  • Come intro­durre il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca (CCPM) nel­la tua azienda
  • Come imple­mentare il CCPM uti­liz­zan­do il servizio Worksection

Il Meto­do del­la Cate­na Critica

Orig­ine del­la Metodologia

Il ter­mine Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca” è appar­so per la pri­ma vol­ta nel libro di E. Gol­dratt Crit­i­cal Chain”. Nei prece­den­ti lib­ri di Eliyahu, sono state pre­sen­tate idee e metodolo­gie indi­vid­u­ali che si sono poi fuse nel CCPM: dal meto­do Drum-Buffer-Rope” (DBR) alla Teo­ria delle Costrizioni (TOC). Quest’ul­ti­ma si è even­tual­mente trasfor­ma­ta in una delle metodolo­gie di ges­tione dei prog­et­ti più popolari.

TOC (Teo­ria delle Costrizioni) è una metodolo­gia di ges­tione dei prog­et­ti e orga­niz­za­ti­va cre­a­ta da Eliyahu Gol­dratt. Il nucleo del­la TOC è iden­ti­fi­care e gestire la chi­ave di vin­co­lo di un sis­tema che né deter­mi­na l’efficacia.

DBR (Drum-Buffer-Rope) è un meto­do TOC che mira ad espan­dere” i vin­coli del sis­tema, alline­an­do la pro­duzione con il miglior uti­liz­zo del vin­co­lo. Si basa sul­l’u­so di un pro­gram­ma di lavoro per il vin­co­lo (drum), che include un buffer pro­tet­ti­vo per pre­venire tem­pi mor­ti (buffer), e sul­l’or­ga­niz­zare un mec­ca­n­is­mo per il rilas­cio tem­pes­ti­vo del lavoro in produzione.

Nel 1997, Gol­dratt si rese con­to che affinché la metodolo­gia fos­se imple­men­ta­ta nel­la vita reale, dovesse essere il più sem­plice e com­pren­si­bile pos­si­bile. Un approc­cio user-friend­ly, 20 anni dopo la creazione del­la Teo­ria delle Costrizioni, portò alla sua ver­sione com­mer­ciale — CCPM (Ges­tione dei Prog­et­ti del­la Cate­na Crit­i­ca). E come tut­to ciò che è nuo­vo è ben dimen­ti­ca­to vec­chio, il CCPM si è riv­e­la­to sim­i­le alla TOC di Gol­dratt e al meto­do PERT. Quest’ul­ti­mo è sta­to svilup­pa­to per cal­co­lare la dura­ta pre­vista del­l’im­ple­men­tazione di un prog­et­to o del com­ple­ta­men­to di un com­pi­to in deter­mi­nate fasi ed è sta­to uti­liz­za­to in molte orga­niz­zazioni in forme modificate.

PERT è sia un meto­do che uno stru­men­to per la piani­fi­cazione di rete. Il meto­do con­sente di sti­mare la dura­ta del com­pi­to sul­la base di tre val­u­tazioni, con suc­ces­si­vo uti­liz­zo nel­la costruzione di diagrammi.
Tut­ti i meto­di prece­den­ti svilup­pati fino all’inizio del­la sec­on­da metà del XX sec­o­lo sono diven­tati obso­leti. Il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca è diven­ta­to il pri­mo meto­do di ges­tione dei prog­et­ti effi­cace dopo lo svilup­po del PERT, inven­ta­to 45 anni prima!
Il rilas­cio di quat­tro lib­ri che han­no popo­lar­iz­za­to l’im­ple­men­tazione del­la metodolo­gia nel­la ges­tione dei prog­et­ti azien­dali non ha con­clu­so lo svilup­po del CCPM. Ogni anno, decine di lib­ri sul­la ges­tione dei prog­et­ti appaiono, uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca in un modo o nel­l’al­tro (con­sigliamo Crit­i­cal Chain Project Man­age­ment” di Lawrence Leach), e la soci­età bri­tan­ni­ca Gol­dratt, fon­da­ta dal cre­atore del­la metodolo­gia, offre servizi per imple­mentare il CCPM nel­la ges­tione dei progetti.

Sti­mare le Tem­p­is­tiche del Prog­et­to da Zero Uti­liz­zan­do il CCPM

Quan­do si inizia a lavo­rare sul­la cate­na crit­i­ca di un prog­et­to (CC), è impos­si­bile trascu­rare la ques­tione del­la sti­ma delle durate dei com­pi­ti e del­la tem­p­is­ti­ca com­p­lessi­va del progetto.

Cal­co­lare le tem­p­is­tiche del prog­et­to è più dif­fi­cile di quan­to sem­bri a pri­ma vista. Se chie­di diret­ta­mente agli ese­cu­tori di speci­fi­care il tem­po medio nec­es­sario per com­pletare un com­pi­to, forni­ran­no o un buffer tem­po­rale o assi­cur­eran­no una rap­i­da con­clu­sione, met­ten­do a ris­chio l’in­tero progetto.

Per evitare questo comune errore, con­sid­era le seguen­ti regole:

  • Sti­ma i tem­pi basan­doti su 100% di cari­co di lavoro degli ese­cu­tori. Questo man­ter­rà tut­ti gli ese­cu­tori sulle spine, pre­ve­nen­do tem­pi mor­ti e riducen­do sig­ni­fica­ti­va­mente la dura­ta com­p­lessi­va del progetto.
  • Una parte del tem­po sti­ma­to dovrebbe essere allo­ca­ta ai buffer — cal­co­la ques­ta porzione div­i­den­do il tem­po totale sti­ma­to a metà, con la sec­on­da metà che diven­ta il buffer.
  • La dif­feren­za tra le stime di tem­po medio e prob­a­bile dovrebbe essere sostanziale — usa un fat­tore di 2x o più (det­tagli più avan­ti). Questo aiu­ta a evitare dis­tinzioni for­mali tra diver­si tipi di tem­p­is­tiche ed è utile quan­do si uti­liz­za il meto­do PERT.
È con­ve­niente cal­co­lare il tem­po nec­es­sario per com­pletare sin­goli com­pi­ti e il com­ple­ta­men­to del prog­et­to uti­liz­zan­do il meto­do PERT. Tut­tavia, deter­minare le tem­p­is­tiche basate su tre val­ori tem­po­rali (migliore, prob­a­bile e peg­giore) non tiene con­to di poten­ziali inter­ruzioni e ritar­di. Lo stru­men­to prin­ci­pale per com­bat­tere questi è il buffer del prog­et­to, pos­to tra la data di com­ple­ta­men­to del­l’ul­ti­mo com­pi­to e la data di com­ple­ta­men­to del prog­et­to. Per­tan­to, la lunghez­za del­la cate­na crit­i­ca, e quin­di la tem­p­is­ti­ca del prog­et­to, è cal­co­la­ta dal pri­mo com­pi­to (all’in­ter­no del CC) all’inizio del buffer del progetto.

Nel servizio Work­sec­tion, le tem­p­is­tiche cal­co­late pos­sono essere diret­ta­mente inserite nei com­pi­ti e sot­to­com­pi­ti asseg­nati di con­seguen­za. È impor­tante decidere in anticipo se le sca­den­ze dei com­pi­ti includ­er­an­no il buffer, altri­men­ti, le date di inizio dei com­pi­ti col­le­gati si sposter­an­no.
Oltre al buffer del prog­et­to, è impor­tante con­sid­er­are il buffer di ali­men­tazione (buffer dei per­cor­si di fusione) — una ris­er­va di tem­po pos­ta tra la fase di lavoro del­la cate­na non crit­i­ca e la fase di lavoro del­la cate­na crit­i­ca. La lunghez­za di tale buffer è soli­ta­mente il 50% del­la lunghez­za del­la cate­na non crit­i­ca a cui è aggiunto.

Decifrare PERT come Meto­do e Diagramma

Dis­cutere il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca non può igno­rare uno dei meto­di di piani­fi­cazione di rete più popo­lari — PERT (Pro­gram Eval­u­a­tion and Review Technique).

Il PERT è sta­to uti­liz­za­to per la pri­ma vol­ta nel 1958 per creare il sot­tomari­no Polaris, real­iz­zan­do un pro­gram­ma che include­va il lavoro di oltre 3.300 appal­ta­tori. Questo evi­den­zia la speci­ficità del PERT come meto­do di piani­fi­cazione di rete per gran­di prog­et­ti (tipi­ca­mente sopra le 300 – 400 operazioni).

Sec­on­do il meto­do, la dura­ta di cias­cun com­pi­to ha lim­i­ti cal­co­lati in base alla dis­tribuzione statistica.

Il pun­to chi­ave è che ven­gono uti­liz­za­ti tre val­ori per sti­mare il tem­po per cias­cun compito:
  1. Ottimista (migliore)
  2. Atte­so (prob­a­bile)
  3. Pes­simista (peg­giore)
Mag­giore è la dura­ta totale del prog­et­to, mag­giore è il cos­to degli errori: aumen­ta il numero di vari­abili, crescono gli errori sta­tis­ti­ci nel­la sti­ma dei tem­pi e sorge il ris­chio di mod­i­fi­care gli ele­men­ti chi­ave del piano. Per affrontare questi prob­le­mi, guar­da un sur­fista: mantiene costan­te­mente l’e­qui­lib­rio per restare quan­to più a lun­go pos­si­bile sul­la cres­ta del­l’on­da. Non esiste una posizione cor­ret­ta unica!

Questo ha ispi­ra­to la creazione del­la piani­fi­cazione ondu­la­to­ria.” Ad esem­pio, il prog­et­to Mars One di Bas Lans­dorp sti­ma­va una dura­ta di 22 anni — from 2011 to 2033. Ogni fase dura­va 1 – 2 anni ed era det­tagli­a­ta sul sito uffi­ciale del prog­et­to. Tut­tavia, la man­can­za di espe­rien­za nel­la risoluzione dei com­pi­ti sta­bil­i­ti e l’u­nic­ità del prog­et­to han­no por­ta­to a sposta­men­ti delle tem­p­is­tiche pre­viste. La dura­ta sti­ma­ta del prog­et­to è aumen­ta­ta a 24 anni!
Per­ché hai bisog­no di tre val­ori? Ven­gono uti­liz­za­ti in una for­mu­la matem­at­i­ca per sti­mare il tem­po medio pon­der­a­to nec­es­sario per com­pletare un’­op­er­azione (prog­et­to):
tE = (tO + 4tM + tP) / 6
Dove:
  • tE è il tem­po del­l’­op­er­azione (prog­et­to)
  • tO è il tem­po ottimista (migliore)
  • tM è il tem­po atte­so (prob­a­bile)
  • tP è il tem­po pes­simisti­co (peg­giore)
Come con qual­si­asi cal­co­lo, qui sono pos­si­bili errori. Il PERT, per sua natu­ra, sot­tosti­ma la dura­ta pre­vista dei com­pi­ti del prog­et­to. Per­tan­to, più com­pi­ti ci sono, più errori potresti incontrare.

Per questo moti­vo, è con­sigli­a­bile coin­vol­gere esper­ti nel­l’area del prog­et­to che pos­sono ridurre la dif­fu­sione tra le tre stime tem­po­rali, riducen­do così il tas­so di errore.

Dia­gram­ma PERT
Un dia­gram­ma PERT rap­p­re­sen­ta i com­pi­ti nec­es­sari per com­pletare un intero prog­et­to. È com­pos­to da elementi:
  • Frec­ce che indi­cano la direzione da un com­pi­to all’al­tro e pun­tano a even­ti che devono verificarsi
  • Numeri asseg­nati a cias­cun com­pi­to per un con­trol­lo e un trac­cia­men­to comodi
  • Giorni/Settimane/Mesi spec­i­fi­cati sot­to cias­cun com­pi­to in base ai risul­tati del­la for­mu­la PERT e nel pro­gram­ma oriz­zon­tale che definisce il tem­po entro il quale ven­gono ese­gui­ti tut­ti i com­pi­ti del progetto.

Come creare un dia­gram­ma PERT fun­zio­nante? Ecco 4 sem­pli­ci passi:

  1. Fai un elen­co delle fasi (gran­di seg­men­ti del prog­et­to) e dei com­pi­ti all’in­ter­no delle fasi. Scriv­ili come com­pi­ti di progetto.
  2. Usa la for­mu­la PERT per deter­minare il tem­po nec­es­sario per com­pletare cias­cun even­to. Speci­fi­ca le date di inizio e fine dei compiti.
  3. Deter­mi­na le dipen­den­ze tra i com­pi­ti per creare col­lega­men­ti. Con­sid­era le zone di buffer.
  4. Le linee nel dia­gram­ma dovreb­bero con­durre ai com­pi­ti col­le­gati al com­ple­ta­men­to del prece­dente. Visu­al­iz­za il dia­gram­ma su car­ta o una lavagna durante le riu­nioni del team.
Non è nec­es­sario creare man­ual­mente un dia­gram­ma; puoi uti­liz­zare soft­ware spe­cial­iz­za­ti (ad es., Edraw Max).

Van­tag­gi e Svan­tag­gi del­la Metodologia

Come qual­si­asi altro meto­do di ges­tione dei prog­et­ti, il CCPM ha sia van­tag­gi che svan­tag­gi. Se lo uti­lizzi per rag­giun­gere gli obi­et­tivi azien­dali dipende dal for­ma­to e dalle dimen­sioni del­l’azien­da, dai servizi o beni for­ni­ti, dal­la cul­tura azien­dale e da altri fattori.

Allo­ra per­ché aziende come Amer­i­can Express, Boe­ing Com­mer­cial Air­planes, Ford Motor Com­pa­ny e Heineken uti­liz­zano il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca nelle loro oper­azioni quotidiane?

Van­tag­gi del CCPM:

  1. Cari­co delle Risorse Bilan­ci­a­to nel Tem­po: A dif­feren­za del meto­do del per­cor­so criti­co, non sei vin­co­la­to da una sequen­za rig­orosa di com­pi­ti o piani­fi­cazione rigida.
  2. Un Sin­go­lo Com­pi­to per Unità di Tem­po: Questo può essere vis­to sia come un pre­gio (nes­sun ris­chio di sovrap­po­sizione dei com­pi­ti) che come un difet­to, poiché richiede agli ese­cu­tori di pas­sare rap­i­da­mente tra com­pi­ti e catene di compiti.
  3. Facile Iden­ti­fi­care Ritar­di e Minac­ce alle Sca­den­ze del Prog­et­to: Gra­zie ai buffer (buffer di prog­et­to, risorse, tem­po e ali­men­tazione), il project man­ag­er può pro­teggere” la data di com­ple­ta­men­to del prog­et­to dalle vari­azioni dei compiti.
  4. Focus sui Com­pi­ti Crit­i­ci: Questo elim­i­na la com­pe­tizione per le risorse all’in­ter­no del progetto.
  5. Elim­i­na Prob­le­mi Comu­ni nei Prog­et­ti: Come il sin­drome del­lo stu­dente,” il mul­ti­task­ing, e le leg­gi di Parkin­son e Murphy.
Nel caso di Euro­vi­sion 2017, le risorse disponi­bili sono state suf­fi­ci­en­ti per risparmi­are sig­ni­fica­ti­va­mente sui costi di bud­get. La sede — il Cen­tro Inter­nazionale Espos­i­ti­vo, aper­to nel 2002 — si inseri­va per­fet­ta­mente nel con­cet­to esistente di uno spet­ta­co­lo tele­vi­si­vo con un grande pubblico.

Svan­tag­gi del CCPM:

  1. Aumen­to del Tem­po di Imple­men­tazione del Prog­et­to: Questo avviene a causa dei buffer tem­po­rali, poiché il fat­tore chi­ave nel CCPM è la data di com­ple­ta­men­to del prog­et­to, non la data di com­ple­ta­men­to del sin­go­lo com­pi­to. In gen­erale, più a lun­go dura il prog­et­to, mag­giore è il suo costo.
  2. Req­ui­si­ti Mag­giori per le Qual­i­fiche del Project Man­ag­er: L’im­ple­men­tazione del CCPM con suc­ces­so richiede più del­la let­tura di un paio di lib­ri; neces­si­ta di prat­i­ca e piani­fi­cazione det­tagli­a­ta su carta.
  3. Natu­ra Cum­ber­some del CCPM nel­la sua For­ma Sec­ca”: Creare un piano CCPM impli­ca con­sid­er­are una dozzi­na di fat­tori: com­pi­ti, tem­p­is­tiche, buffer e altro. Anche se il project man­ag­er riesce a gestire queste com­p­lessità, come può mostrare alla direzione come fun­ziona effet­ti­va­mente? Dopo tut­to, il piano iniziale cam­bierà man mano che il prog­et­to si svilup­pa. L’o­bi­et­ti­vo prin­ci­pale del prog­et­to è rag­giun­gere in modo effi­cace gli obi­et­tivi dichiarati, non sem­plice­mente seguire il piano.
  4. Neces­sità di For­mare Team Sep­a­rati per Ogni Prog­et­to: Questo deri­va dal­l’in­ca­pac­ità di uti­liz­zare una risor­sa simul­tane­a­mente in diver­si prog­et­ti. Sec­on­do Oded Cohen, un esper­to inter­nazionale del­la TOC, il CCPM è più adat­to per gran­di prog­et­ti e imp­rese, in par­ti­co­lare nel­l’in­stal­lazione di reti di tele­co­mu­ni­cazioni, nel­la riparazione e ammod­er­na­men­to degli aerei, e nel­lo svilup­po di prodot­ti tec­no­logi­ci wire­less di nuo­va generazione.
Quali Prob­le­mi di Ges­tione dei Prog­et­ti Non Dis­cu­tono i Man­ag­er?

Ci sono quat­tro bar­riere nel­la vita di qual­si­asi orga­niz­zazione che tut­ti i project man­ag­er attra­ver­sano o abban­do­nano, cau­san­do il man­ca­to rag­giung­i­men­to del­la fase finale del progetto.

  • Sin­drome del­lo Stu­dente”: Più tem­po viene asseg­na­to a un com­pi­to (inclu­so il buffer), più tar­di la per­sona inizia a eseguir­lo. Il deside­rio di riman­dare l’ese­cuzione del com­pi­to fino all’ul­ti­mo min­u­to è spie­ga­to da pro­cras­ti­nazione, pigrizia e cat­ti­va ges­tione. Quest’ul­ti­ma può essere con­trasta­ta lim­i­tan­do il tem­po per l’ese­cuzione del compito.
  • Mul­ti­task­ing: Eseguire più com­pi­ti con­tem­po­ranea­mente por­ta gen­eral­mente a sca­den­ze man­cate o a dete­ri­o­ra­men­to del­la qual­ità del lavoro. Sec­on­do stu­di del Dipar­ti­men­to di Psi­colo­gia del­l’U­ni­ver­sità del­lo Utah, solo il 2% delle per­sone sul­la Ter­ra può lavo­rare effi­cace­mente in modal­ità mul­ti­task­ing. L’Amer­i­can Psy­cho­log­i­cal Asso­ci­a­tion ha nota­to che il costante cam­bio di com­pi­ti riduce la pro­dut­tiv­ità del 40% rispet­to all’ese­cuzione sequen­ziale delle mansioni.
  • Legge di Parkin­son: Il lavoro tende ad espan­der­si per riem­pire il tem­po disponi­bile per il suo completamento.
  • Legge di Mur­phy: Se qual­cosa può andar male, andrà male.” Anche il sub­con­scio conosce la Legge di Mur­phy, quin­di i parte­ci­pan­ti al prog­et­to ten­dono a coprir­si ris­er­van­do tem­po e pro­l­un­gan­do le sca­den­ze dei com­pi­ti più volte.

Viste Alter­na­tive: Dif­feren­ze Tra il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca (CCPM) e il Meto­do del Per­cor­so Criti­co (CPM)

Le dif­feren­ze chi­ave tra il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca e il Meto­do del Per­cor­so Critico:

  1. Il per­cor­so criti­co nel CPM è ide­al­iz­za­to,” men­tre il per­cor­so CCPM è costru­ito con­sideran­do i vin­coli delle risorse.
  2. Com­pi­ti prin­ci­pali del CPM: piani­fi­cazione del prog­et­to, deter­mi­nazione dei com­pi­ti pri­or­i­tari; com­pi­to prin­ci­pale del Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca: com­pletare il prog­et­to il più rap­i­da­mente pos­si­bile, con­sideran­do i vin­coli delle risorse.
  3. Il meto­do del per­cor­so criti­co è focal­iz­za­to sul­la pre­vi­sione delle tem­p­is­tiche del prog­et­to, men­tre il CCPM si con­cen­tra sulle incertezze iniziali nel­la dura­ta dei compiti.
  4. Il meto­do del per­cor­so criti­co è meglio adat­to per definire le tem­p­is­tiche di rilas­cio del prodot­to, men­tre il CCPM è per prog­et­ti con sca­den­ze conosciute.
  5. Il meto­do del per­cor­so criti­co è costru­ito su una sequen­za rig­orosa di com­pi­ti, men­tre il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca si basa su una piani­fi­cazione flessibile.
Nel CCPM, ci sono due ter­mi­ni rig­orosi — data di inizio e data di rilas­cio del prodot­to (com­ple­ta­men­to del prog­et­to). Svilup­pare e lavo­rare con la cate­na dei com­pi­ti è l’o­bi­et­ti­vo prin­ci­pale del meto­do. La cate­na crit­i­ca è la sequen­za dei com­pi­ti del prog­et­to. L’im­ple­men­tazione del prog­et­to dipende dal­la loro ese­cuzione. Le dimen­sioni dei com­pi­ti e delle risorse deter­mi­nano la lunghez­za del per­cor­so criti­co e la data di com­ple­ta­men­to del prog­et­to. In questo, il CCPM è sim­i­le al CPM (da qui la fre­quente con­fu­sione): il per­cor­so del­la cate­na più lun­go è critico.

Lawrence Leach, nel suo libro Crit­i­cal Chain Project Man­age­ment,” mette in guardia con­tro un errore comune. Spes­so i man­ag­er uti­liz­zano la cate­na crit­i­ca inizial­mente costru­i­ta come base per i vin­coli di ese­cuzione del prog­et­to. È più cor­ret­to costru­ire una nuo­va cate­na basa­ta sul­la cate­na prin­ci­pale, con­sideran­do i vin­coli delle risorse.
La Cate­na Crit­i­ca Vir­tuale
Per sua natu­ra, è sim­i­le a una cate­na nor­male. È impor­tante rimanere for­ti sot­to ten­sione. La forza di ogni cate­na è deter­mi­na­ta dal­la forza del col­lega­men­to più debole. Se appen­di un cari­co di diverse ton­nel­late a una cate­na in cui un col­lega­men­to è di leg­no e gli altri sono di titanio robus­to, è meglio fare un pas­so indi­etro: cadrà nel prossi­mo secondo. 
Il più chiaro esem­pio di come un col­lega­men­to debole dis­trug­ga l’in­tero prog­et­to è il video­gio­co No Man’s Sky. È sta­ta lan­ci­a­ta un’in­tera cam­pagna di mar­ket­ing per esso, lega­ta alle date delle prin­ci­pali espo­sizioni di giochi E3 2014 e 2015. Era­no col­lega­men­ti for­ti nel­la cate­na crit­i­ca Rilas­cio di No Man’s Sky,” dan­do al prog­et­to alte val­u­tazioni pre­lim­i­nari dal­la stam­pa e il tito­lo di Miglior Gio­co Orig­i­nale” e Miglior Gio­co di un Pro­dut­tore di Terze Par­ti” pri­ma del rilas­cio. Uno dei col­lega­men­ti più impor­tan­ti era la creazione del doc­u­men­to di design, e come le recen­sioni neg­a­tive dopo il rilas­cio del prodot­to han­no mostra­to, era il più debole.

Il gio­co noioso di No Man’s Sky, la man­can­za di idee orig­i­nali e il con­cet­to di gio­co coer­ente han­no sepolto la sper­an­za di suc­ces­so. Anche una potente cam­pagna di mar­ket­ing, ordi­nan­do pub­blic­ità in impor­tan­ti pub­bli­cazioni spe­cial­iz­zate e un design grafi­co decente non han­no sal­va­to il prog­et­to da un com­ple­to fal­li­men­to nel mer­ca­to. Quin­di il col­lega­men­to debole — doc­u­men­to di design (una descrizione det­tagli­a­ta del video­gio­co svilup­pa­to, tra­ma e essen­za del prog­et­to), la base del prog­et­to di gio­co — si è incrina­to, e l’in­tera cate­na è cadu­ta a pezzi, per­den­do di significato.

Esem­pio di No Man’s Sky dimostra che la forza del­la cate­na è deter­mi­na­ta dai suoi col­lega­men­ti più deboli. Le regole del­la vita reale si appli­cano anche a una cate­na con­dizionale: las­cia che il col­lega­men­to debole diven­ti forte, e la cate­na crit­i­ca diven­terà fat­tibile. Per­ché è necessario?

La Teo­ria delle Costrizioni (TOC) entra in gio­co, soste­nen­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca. Una rego­la del­la TOC è che un prog­et­to può avan­zare solo quan­to con­sente il col­lega­men­to più debole. In parole sem­pli­ci, inizia a lavo­rare sec­on­do la capac­ità del col­lega­men­to più debole.

Nel caso di No Man’s Sky, iden­ti­f­i­can­do il doc­u­men­to di design come l’ele­men­to più debole, gli svilup­pa­tori ave­vano due opzioni:

  • Redis­tribuire il cari­co e aumentare le risorse per creare il doc­u­men­to di design;
  • Ridurre le risorse spese per la cam­pagna di mar­ket­ing e altri col­lega­men­ti che con­sumano la mag­gior parte delle risorse.

Con­sigli Prati­ci per Uti­liz­zare il CCPM

Non si può negare l’u­nic­ità di ogni prog­et­to: obi­et­tivi, tem­p­is­tiche, risorse, gra­do di novità e dimen­sioni del­l’azien­da dif­feriscono in cias­cun caso speci­fi­co, e non può essere cre­a­ta una sola ed effi­cace schema­tiz­zazione al 100%.

Offri­amo un insieme com­ple­to di pas­si prati­ci per uti­liz­zare il CCPM nel­la piani­fi­cazione di prog­et­ti indi­vid­u­ali. Sarà utile anche se hai già incon­tra­to il CCPM nel lavoro di prog­et­to. Se il CCPM è nuo­vo per te, for­ni­amo un elen­co det­taglia­to qui sot­to. Ti aiuterà a costru­ire un dia­gram­ma di piano di prog­et­to uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Critica.

7 Pas­si Pratici:

  1. Spie­ga al team che lavo­ra sul prog­et­to l’im­por­tan­za di pro­teggere la dura­ta dei com­pi­ti e le stime delle risorse dal­la ges­tione. Sfor­tu­nata­mente, l’ese­cuzione caot­i­ca e rap­i­da dei com­pi­ti può sem­brare impres­sio­n­ante ma non effi­cace, diven­tan­do un vero dis­as­tro per il project man­ag­er.
    In Work­sec­tion, puoi asseg­nare per­me­s­si a cias­cun mem­bro del team in modo che solo il PM pos­sa impostare sca­den­ze e bud­get, ma lo farà solo dopo aver con­corda­to e approva­to con l’in­tero team.
  2. Elim­i­na la com­pe­tizione per le risorse livel­lan­do il cari­co di lavoro. Questo elim­in­erà anche la neces­sità di trasferire risorse tra i com­pi­ti.
    Puoi notare le dis­ug­uaglianze di cari­co di lavoro in Work­sec­tion nel­la sche­da Per­sone, dove puoi vedere il numero di com­pi­ti per cias­cun ese­cu­tore specifico.
  3. Piani­fi­ca com­pi­ti che non dipen­dono da altri com­pi­ti, inizian­do dal­la data di fine del prog­et­to fino all’inizio!
    Nel­la map­pa di Gantt inte­gra­ta, puoi indi­care quali com­pi­ti sono col­le­gati e quali sono indipen­den­ti da altri.
  4. Per risol­vere defin­i­ti­va­mente il prob­le­ma del­la non disponi­bil­ità delle risorse, aggiun­gi buffer di risor­sa alla cate­na crit­i­ca.
    Puoi uti­liz­zare le etichette per indi­care quali risorse sono nec­es­sarie per un com­pi­to e con­trol­lare il cari­co di lavoro nel­l’e­len­co dei compiti.
  5. Inserisci un buffer di prog­et­to alla fine del prog­et­to per accu­mu­la­re tem­po di ris­er­va (cir­ca il 50% del­la lunghez­za com­p­lessi­va del­la cate­na crit­i­ca).
    Specif­ica­lo nel nome del prog­et­to o del com­pi­to prin­ci­pale. Puoi creare un com­pi­to Finale/Completamento del Prog­et­to” e impostare la sua data di inizio al giorno dopo tut­ti i com­pi­ti più il tem­po di ris­er­va. Ques­ta data dovrebbe anche essere comu­ni­ca­ta ai clienti.
  6. Cal­co­la e impos­ta buffer di ali­men­tazione per tut­ti i per­cor­si che influen­zano le catene critiche.
    Questo dovrebbe essere fat­to pri­ma di impostare le date di inizio e fine dei compiti.
  7. Svilup­pa uno schema di lavoro per mon­i­torare la pro­dut­tiv­ità degli ese­cu­tori nel lavoro sui com­pi­ti. Dovreb­bero lavo­rare il più rap­i­da­mente pos­si­bile e non ritar­dare la pre­sen­tazione dei risul­tati del lavoro dopo il com­ple­ta­men­to.
    Nel­la sezione Report, puoi selezionare il for­ma­to Per­sone e mon­i­torare i com­pi­ti com­ple­tati per un peri­o­do selezionato.

Esem­pio di Check­list: Prog­et­ti Euro­vi­sion 2017 e Lockheed

Creare un piano di prog­et­to del­la cate­na crit­i­ca da zero non è facile, ma se hai un elen­co di con­trol­lo per scegliere il per­cor­so CC otti­male, tut­to diven­ta più sem­plice. Se fos­si gli orga­niz­za­tori del più grande con­cor­so inter­nazionale, Euro­vi­sion, in Ucraina, cosa dovresti fare sec­on­do il CCPM?

1. Iden­ti­fi­care tut­ti i com­pi­ti nec­es­sari per il com­ple­ta­men­to del progetto.

Questo include gran­di bloc­chi (pub­blic­ità, sup­por­to tec­ni­co, sicurez­za) sud­di­visi in com­pi­ti più pic­coli: pub­blic­ità (SMM, reg­is­trazione di jin­gle radio, pro­duzione di pro­gram­mi TV tem­ati­ci); sup­por­to tec­ni­co (anal­isi dei rid­er degli artisti, ricer­ca e selezione di spe­cial­isti, creazione di una rete tec­ni­ca uni­fi­ca­ta); sicurez­za (breve incon­tro con polizia e Guardia Nazionale, piani­fi­cazione dei pun­ti di chiusura delle strade, orga­niz­zazione di posti di con­trol­lo con met­al detector).

2. Inte­grare i com­pi­ti for­mati in una cate­na log­i­ca, indi­can­do la dura­ta media.

Se il tuo team è respon­s­abile del­l’or­ga­niz­zazione di Euro­vi­sion, hai vin­to un appal­to statale e hai abbas­tan­za espe­rien­za da deter­minare la dura­ta media di cias­cun com­pi­to. Ad esem­pio, i brief­ing con polizia e Guardia Nazionale dur­eran­no cir­ca una set­ti­mana, com­p­rese eserci­tazioni in situ­azioni di con­flit­to e con­feren­ze teoriche, men­tre la chiusura delle strade per la cer­i­mo­nia di aper­tu­ra richiederà cir­ca 8 ore.

3. Speci­fi­care le risorse iniziali — ese­cu­tori, finanze, base mate­ri­ale e tec­ni­ca. La mag­gior parte delle aziende ha un elen­co di spe­cial­isti con cui mantiene rapporti.

Quin­di, trovare e selezionare spe­cial­isti per il sup­por­to tec­ni­co del­l’are­na inizierà con l’e­len­co esistente. Pri­ma di inviare una richi­es­ta, aggior­na la base mate­ri­ale, tec­ni­ca e finanziaria per capire quali spe­cial­isti, in quale numero e in quali con­dizioni puoi coinvolgere.

4. Iden­ti­fi­care pos­si­bili con­flit­ti di risorse: meno risorse sig­nif­i­cano più con­flit­ti durante la vita del prog­et­to. Mod­i­f­i­can­do le tem­p­is­tiche dei com­pi­ti, elim­i­na com­ple­ta­mente le con­trad­dizioni delle risorse. La cate­na risul­tante di risorse inter­con­nesse e delle tem­p­is­tiche dei com­pi­ti sarà critica.

Due coor­di­na­tori volon­tari di Euro­vi­sion nel tuo team gestis­cono 900 volon­tari. Ognuno di loro lavo­ra spes­so in due set­tori. Una scarsa uti­liz­zazione di una risor­sa umana così potente può portare a con­fu­sione e bas­sa effi­cien­za. Per­tan­to, è più logi­co sta­bilire un pro­gram­ma di turni dove alcu­ni volon­tari siano sem­pre liberi e pos­sano essere uti­liz­za­ti per com­pi­ti urgen­ti o pic­coli, come preparare pac­chet­ti sou­venir per del­egazioni straniere, con­trol­lare i doc­u­men­ti di accred­i­ta­men­to per la stam­pa, ecc.

5. Lavo­rare sul­la cate­na, riducen­do al min­i­mo la sua dura­ta. Questo può essere rag­giun­to mod­i­f­i­can­do la pri­or­ità e l’or­dine dei com­pi­ti nel­lo schema.

Puoi dis­porre casual­mente ses­sioni di for­mazione per i volon­tari di Euro­vi­sion: pri­mo soc­cor­so, evac­uazione, cor­so di inglese con­ver­sazionale, ecc. Tut­tavia, durante la selezione, hai già richiesto com­pe­ten­za in inglese almeno a liv­el­lo inter­me­dio.” E se non tut­ti i volon­tari comu­nicher­an­no diret­ta­mente con le del­egazioni straniere, chi­unque potrebbe aver bisog­no di sal­vare una vita. Per­tan­to, la pri­or­ità è data alla for­mazione in pri­mo soc­cor­so, ren­den­dola obbli­ga­to­ria, e rimuoven­do lo sta­tus di obbli­ga­to­rio” dal cor­so di inglese con­ver­sazionale, liberan­do così 2 giorni nel­la cate­na critica.

6. Aggiun­gere un buffer di prog­et­to alla fine del­la vita del prog­et­to (fino al 50% del­la dura­ta totale del CCPM).

Se ci si allon­tana da Euro­vi­sion, l’azien­da Lock­heed, spe­cial­iz­za­ta nel­la creazione di aerei per avi­azione civile, decide di lan­cia­re un nuo­vo prog­et­to per un veliv­o­lo sen­za pilota per fotografie aeree in pun­ti cal­di nel Far East. La data del prog­et­to è piut­tosto chiara — 19 feb­braio 2017. Lavo­ran­do sul piano uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca, ti ren­di con­to che ti ser­vono 1 anno e 3 mesi per lan­cia­re il pro­totipo di prova.

Con­sideran­do pos­si­bili inno­vazioni tec­no­logiche, ques­tioni buro­cratiche con la reg­is­trazione del pro­totipo e la novità del prog­et­to nel­l’avi­azione civile, è con­sigli­a­bile aggiun­gere un buffer di prog­et­to di 9 mesi. Di con­seguen­za, ottieni un net­to di 2 anni, durante i quali puoi fornire con fidu­cia un pro­totipo fun­zio­nante e, soprat­tut­to, sicuro, riceven­do la nec­es­saria certificazione.

7. Assi­cu­rati che tut­ti i com­pi­ti siano nec­es­sari per rag­giun­gere l’o­bi­et­ti­vo finale.

La polit­i­ca di Lock­heed impli­ca una vas­ta cop­er­tu­ra di lavoro inter­no — prin­ci­pal­mente per la pub­blic­ità del­l’azien­da e l’at­trat­tiv­ità per i poten­ziali azion­isti. Tut­tavia, quan­do si svilup­pa un veliv­o­lo sen­za pilota per la fotografia aerea mil­itare, il bloc­co di com­pi­ti di Pub­blic­ità” non è nec­es­sario per rag­giun­gere l’o­bi­et­ti­vo finale. In futuro, quan­do adat­terai il dis­pos­i­ti­vo per un uso civile, questo bloc­co di com­pi­ti diven­terà ril­e­vante. Lo stes­so vale per soluzioni di design.

8. Aggiun­gere buffer di sicurez­za: lo stes­so mec­ca­n­is­mo del buffer di prog­et­to, ma per sin­gole catene critiche, non per l’in­tero prog­et­to. Questo cus­cinet­to di sicurez­za è per man­ag­er e team che lavo­ra­no su prog­et­ti con sca­den­ze rigorose.


Buffer di Sicurez­za: Un esem­pio visi­vo di come sal­vare un prog­et­to dai ritar­di alle scadenze.

Diver­si dipar­ti­men­ti di Lock­heed parte­ci­pano allo svilup­po del­l’UAV, cias­cuno respon­s­abile di un com­po­nente aereo sep­a­ra­to. Per i loro com­pi­ti all’in­ter­no del­l’in­tera cate­na crit­i­ca, vale la rego­la del pas­so 6 — un buffer di sicurez­za del 50% del­la lunghez­za del­la cate­na crit­i­ca per la creazione di un com­po­nente speci­fi­co UAV pro­teggerà il prog­et­to da prob­le­mi di tempo.

9. Con­trol­lare la cate­na crit­i­ca per errori, con­flit­ti di risorse e di tempo.

Su Habrhabr, un team otti­male è con­sid­er­a­to di 7 per­sone, più o meno due dipen­den­ti. E se ci sono 30, come nel prog­et­to UAV di Lock­heed? E se ce né sono più di 1.000, come nel prog­et­to di preparazione per Eurovision?

Sos­ti­tuire risorse finanziarie, mate­ri­ale-tec­niche, buffer e altre vari­abili nelle for­mule aumen­ta sig­ni­fica­ti­va­mente la prob­a­bil­ità di errori. Questo è il moti­vo per cui gran­di aziende coin­vol­go­no coach o interi team quan­do imple­men­tano nuove metodolo­gie di ges­tione per allenare la ges­tione dei prog­et­ti basa­ta sui meto­di di per­cor­so e cate­na crit­i­ci, così come sul­la TOC in generale.
Con­trol­lare due volte non ha mai dan­neg­gia­to nes­sun piano (anche se richiede alcu­ni giorni nel­la cate­na crit­i­ca), e le risorse che risparmia gra­zie alla tem­pes­ti­va indi­vid­u­azione degli errori sono incommensurabili.

Piano di ges­tione del prog­et­to uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Critica

Il piano di ges­tione del prog­et­to uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca è la base per lo scam­bio di infor­mazioni, ren­den­do chiare le azioni all’in­ter­no del­la cate­na crit­i­ca non solo al project man­ag­er ma anche ad altri ese­cu­tori del piano.

Il piano di ges­tione del prog­et­to include:

  1. Una descrizione det­tagli­a­ta del prog­et­to: Sen­za com­pren­dere le speci­fiche, l’im­por­tan­za e gli obi­et­tivi del prog­et­to, è impos­si­bile creare un piano di ges­tione del prog­et­to di qualità.
  2. Strut­tura di lavoro ger­ar­chi­ca per l’ese­cuzione del prog­et­to: Per la creazione di un UAV per fotografie aeree e video, la ger­ar­chia sem­pli­fi­ca­ta è: pri­ma creare il con­cet­to di UAV, poi eseguire tut­ti i cal­coli nec­es­sari, e solo allo­ra costru­ire un pro­totipo. Mod­i­fi­care l’or­dine, il prog­et­to non rag­giungerà mai la sua con­clu­sione logica.
  3. Elen­co di respon­s­abili per l’ese­cuzione dei com­pi­ti all’in­ter­no del­la strut­tura ger­ar­chi­ca: Questo include il project man­ag­er, repar­ti speci­fi­ci del­l’azien­da e spe­cial­isti pre­visti essere coin­volti come freelance.
  4. Pro­gram­ma del prog­et­to uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Critica.

Le speci­fiche di un grande prog­et­to por­tano ad aggiunte al piano. Oltre alla cate­na crit­i­ca (pro­gram­ma di prog­et­to con risorse livel­late), aggiungono:

  • Piani sogget­ti sep­a­rati per sicurez­za, for­ni­ture, for­ni­tu­ra di per­son­ale, ecc. Negli stan­dard inter­nazion­ali di ges­tione dei prog­et­ti ISO 21500:2012, sono chia­mati grup­pi sogget­tivi.” Nel caso di creazione di un UAV da parte di Lock­heed, il piano sogget­ti­vo di approvvi­gion­a­men­to include i pro­ces­si nec­es­sari per acquisire i servizi di spe­cial­isti free­lance e sis­te­mi elet­tron­i­ci di con­trol­lo UAV e gestire le inter­azioni con i for­n­i­tori a liv­el­lo di gara e comu­ni­cazione diret­ta­mente dopo la fir­ma del contratto.
  • Rac­co­man­dazioni riguar­do allo scam­bio di infor­mazioni nel prog­et­to, regole di repor­tis­ti­ca, dis­tribuzione dei doc­u­men­ti e approvazione: Per questo, ad esem­pio, ven­gono creati mod­uli di repor­tis­ti­ca tipi­ci nelle gran­di aziende.
  • Speci­fiche e stan­dard: Nel caso di preparazione di cater­ing per del­egazioni straniere, queste pos­sono essere regole e stan­dard san­i­tari e igien­i­ci e anti-epi­demi­ci per gli sta­bil­i­men­ti di ris­torazione pub­bli­ca. Sono impor­tan­ti sia dal pun­to di vista del­la sicurez­za del cater­ing durante il rice­vi­men­to sia rispet­to al rispet­to delle con­dizioni di gara sul­la base delle quali è sta­to selezion­a­to il catering.
  • Piano di ges­tione delle mod­i­fiche: Garan­tisce che tut­ti lavorino sec­on­do lo stes­so piano di ges­tione del prog­et­to, con lo stes­so con­tenu­to e req­ui­si­ti di prodot­to coerenti.

Il Piano di Ges­tione del Prog­et­to Aiu­ta a Risol­vere i Seguen­ti Compiti:

  1. Definire la direzione per il lavoro di progetto
  2. Fis­sare le con­dizioni e le impostazioni iniziali che han­no cos­ti­tu­ito la base del piano
  3. Mon­i­torare i risul­tati di selezione con diverse opzioni disponibili
  4. Sta­bilire comu­ni­cazione tra i parte­ci­pan­ti al progetto
  5. Definire cri­teri per la ges­tione, il project man­ag­er e i parte­ci­pan­ti per con­trol­lare e anal­iz­zare il progetto.
Nonos­tante le numerose metodolo­gie e le strut­ture pro­poste per il piano di ges­tione dei prog­et­ti, una cosa rimane comune: l’im­por­tan­za per i parte­ci­pan­ti al prog­et­to di seguire l’at­tuale ver­sione approva­ta del piano.

Aziende che Uti­liz­zano Con Suc­ces­so il CCPM

I casi di suc­ces­so sono un must per qual­si­asi meto­do di ges­tione dei prog­et­ti, deter­mi­nan­do il suo futuro des­ti­no. Diamo un’oc­chi­a­ta ai più famosi esem­pi di CCPM.

Prog­et­to di Raf­forza­men­to delle Sponde con­tro le Inon­dazioni, Sun­a­gogu­mi (Giap­pone)

Inizial­mente, si prevede­va di com­pletare il prog­et­to non pri­ma di metà autun­no, ma appli­can­do il CCPM, è sta­to com­ple­ta­to due mesi pri­ma — nei pri­mi di agos­to. Questo ha per­me­s­so al fiume Tonebezu di affrontare la sta­gione dei tifoni com­ple­ta­mente attrez­za­to. Non solo gra­zie alle sponde rin­forzate ma anche a una comu­ni­cazione sta­bili­ta con la popo­lazione locale e il gov­er­no sui progressi.

La soci­età ha ispi­ra­to il gov­er­no a pro­muo­vere un con­cet­to di ges­tione dei prog­et­ti ori­en­ta­to alle per­sone. Nel 2007, è sta­ta lan­ci­a­ta ques­ta inizia­ti­va insieme alla Rifor­ma dei Lavori Pub­bli­ci,” che, a sua vol­ta, è diven­ta­ta un’inizia­ti­va pub­bli­ca sostenu­ta a liv­el­lo nazionale nel 2009.

Con­seg­na di Refrig­er­azione e Con­dizion­a­men­to, Danfoss

Dan­foss, una soci­età inter­nazionale che vende camere di refrig­er­azione e con­dizion­a­tori in oltre 100 pae­si, ha affronta­to prob­le­mi clas­si­ci di ges­tione: mul­ti­task­ing impro­dut­ti­vo, man­can­za di com­pren­sione del­lo sta­to del prog­et­to e delle pri­or­ità. Questo ha por­ta­to a ter­mi­ni di con­seg­na pro­l­un­gati che sono sta­ti crit­i­cati. La lealtà dei cli­en­ti sta­va rap­i­da­mente dimin­u­en­do, e la soci­età dove­va pren­dere decisioni.

La scelta si è riv­e­la­ta cor­ret­ta. Nel cor­so di due anni — dal inizio del 2015 alla fine del 2016 — Dan­foss è rius­ci­ta a garan­tire una con­seg­na pun­tuale del prodot­to nel 91% dei casi. Dal­la fine del 2016, l’azien­da ha rice­vu­to solo un reclamo da parte di cli­en­ti riguar­do a prob­le­mi di con­seg­na. Lavo­ran­do con la nuo­va metodolo­gia, Dan­foss ha uti­liz­za­to la ges­tione dei prog­et­ti di Exepron.

Tran­sizione dei Prog­et­ti a un Nuo­vo Alto Liv­el­lo, Radianz

Cre­an­do Radi­anz, una rete di servizi finanziari, nel 2000, la direzione si è subito con­fronta­ta con la dis­or­ga­niz­zazione del team. Alcu­ni spe­cial­isti si attenevano alla teo­ria del ris­chio, men­tre altri si con­cen­tra­vano sulle ven­dite di prodot­ti puri. I prog­et­ti di Radi­anz pre­sup­ponevano alti liv­el­li di incertez­za e com­p­lessità, neces­si­tan­do di una metodolo­gia di ges­tione dei prog­et­ti ide­ale per tali condizioni.

Mark Steven, Diret­tore del­la Piani­fi­cazione Azien­dale di Radi­anz, ha iden­ti­fi­ca­to i seguen­ti compiti:

  • Chiarez­za nel­la visu­al­iz­zazione dei rap­por­ti di sta­to dei prog­et­ti di tut­ta l’azienda;
  • Pos­si­bil­ità di piani­fi­care l’u­ti­liz­zo delle risorse chi­ave in prog­et­ti diversi;
  • Pos­si­bil­ità di mon­i­torare la relazione tra l’ef­fi­ca­cia del prog­et­to e le sue ragioni di suc­ces­so, per com­pren­dere i futuri per­cor­si di svilup­po e miglioramento.
Inizial­mente, Mark ha selezion­a­to e paga­to per la for­mazione di spe­cial­isti nel­la metodolo­gia del­la Cate­na Crit­i­ca, che in segui­to ha svilup­pa­to un pro­gram­ma per imple­mentare il CCPM nel­l’azien­da in tre fasi — dal mar­zo 2001 al set­tem­bre 2002.

Nel­la pri­ma fase, il meto­do è sta­to uti­liz­za­to in due prog­et­ti pilota, nel­la sec­on­da — sei prog­et­ti in più sono sta­ti aggiun­ti, e entro l’au­tun­no del 2002, il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca è sta­to uti­liz­za­to nel lan­cio simul­ta­neo di 35 progetti.

Di con­seguen­za:

  • L’ef­fi­cien­za dei prog­et­ti è aumen­ta­ta del 50%;
  • È emer­sa una chiara repor­tis­ti­ca visi­va delle attiv­ità del­l’azien­da e dei sin­goli progetti;
  • È sta­to pos­si­bile rin­trac­cia­re il legame tra suc­ces­si e fal­li­men­ti dei prog­et­ti e le loro cause;
  • For­mazione di varie sta­tis­tiche, aiu­tan­do a miglio­rare le prestazioni dell’azienda.
Dal 2016, Radi­anz imp­ie­ga­va oltre 900 dipen­den­ti, con un fat­tura­to ann­uo di 250 mil­ioni di dollari.

Pro­gram­mi e Estensioni

Il soft­ware che lavo­ra sec­on­do l’al­go­rit­mo del­la Cate­na Crit­i­ca facili­ta notevol­mente il lavoro dei project man­ag­er e degli ese­cu­tori dei com­pi­ti all’in­ter­no dei progetti.

Pri­ma di uti­liz­zare appli­cazioni o esten­sioni, sarà utile padroneg­gia­re la costruzione del­la cate­na crit­i­ca nel modo tradizionale — man­ual­mente. In pri­mo luo­go, com­pren­derai meglio come appli­care varie fun­zioni soft­ware spe­cial­iz­zate e cosa for­nisce per la costruzione del­la cate­na, e in sec­on­do luo­go, com­pren­derai da dove proven­gono i risul­tati impre­visti derivan­ti dal­l’u­so dei programmi.

Work­sec­tion


Work­sec­tion è un servizio cloud ucraino per la ges­tione dei prog­et­ti e la col­lab­o­razione del team uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca. Molto con­ve­niente per agen­zie dig­i­tali e di design.

Per il CCPM, offre:

  • Con­trol­lo del cari­ca­men­to dei com­pi­ti per cias­cun mem­bro del team (fil­trag­gio per per­sone), evi­tan­do tem­pi mor­ti e sovrac­cari­co dei colleghi.
  • Creazione di col­lega­men­ti crono­logi­ci tra i com­pi­ti attra­ver­so un dia­gram­ma di Gantt.
  • Impostazione delle sca­den­ze con­sideran­do i buffer di sicurezza.
  • Pri­or­ità dei compiti.
  • Cal­co­lo con­ve­niente delle risorse spese per un com­pi­to: tem­po, denaro, dipendenti.

Edraw Max


Con Edraw Max, puoi creare dia­gram­mi non solo uti­liz­zan­do il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca ma anche il Meto­do del Per­cor­so Criti­co — dis­eg­nan­do da zero” o uti­liz­zan­do mod­el­li predefiniti.

Verdet­to

Ogni prog­et­to è carat­ter­iz­za­to da para­metri speci­fi­ci: obi­et­ti­vo, dura­ta, risorse, gra­do di novità. Ma il com­pi­to prin­ci­pale è una piani­fi­cazione adegua­ta: fis­sare obi­et­tivi, definire risorse — sia umane che mate­ri­ali, orga­niz­zare i com­pi­ti del progetto.

Il Meto­do del­la Cate­na Crit­i­ca è prog­et­ta­to per gestire gran­di prog­et­ti, il cui numero e for­ma­to di ese­cu­tori non garan­tis­cono il com­ple­ta­men­to tem­pes­ti­vo del prog­et­to al 100%. Deter­mi­nan­do le pri­or­ità dei com­pi­ti, dis­tribuen­do le risorse e aggiun­gen­do buffer di tem­po, il CCPM riduce sig­ni­fica­ti­va­mente i costi tem­po­rali e delle risorse finali del­l’im­ple­men­tazione del progetto.

Se sei cir­conda­to da volti sor­ri­den­ti, accolto con suc­ces­so e offer­to nuovi prog­et­ti promet­ten­ti — hai fat­to tut­to bene!

esc
Condividere
или
Scuola PM
Teramind è da tempo un punto di riferimento per il monitoraggio dei dipendenti perché combina registrazioni dello schermo, avvisi di violazione e analisi approfondite della produttività. Eppure, nel 2025...
24 giugno 2025   •   8 min read
Scuola PM
Timely è ancora uno dei servizi di tracciamento del tempo automatico più conosciuti, ma entro il 2025 il mercato è esploso con dozzine di opzioni più flessibili — e, cosa importante, più convenienti....
24 giugno 2025   •   8 min read
Scuola PM
Time Doctor rimane uno dei più discussi sistemi di monitoraggio dei dipendenti, eppure nel 2025 il mercato offre soluzioni molto più flessibili. Alcune aziende desiderano uno strumento che registri le...
24 giugno 2025   •   8 min read
Inizia ora
Inserisci la tua vera email 🙂