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Vitaly Tsymba: Il modo di applicare Scrum in un'azienda non IT

Ho lavo­ra­to nel mar­ket­ing per qua­si tut­ta la mia vita. Pri­ma di iniziare a pro­muo­vere canali YouTube in One2, ges­ti­vo il dipar­ti­men­to del servizio cli­en­ti nel­l’a­gen­zia PRO­MO. Le inno­vazioni mi han­no sem­pre attrat­to, quin­di l’in­con­tro con la metodolo­gia Scrum è sta­to solo una ques­tione di tempo.

Il mio per­cor­so ver­so la ges­tione dei progetti

Nel­l’a­gen­zia pub­blic­i­taria, sono diven­ta­to il leader di un dipar­ti­men­to com­pos­to da account man­ag­er. Non c’era alcun sis­tema di ges­tione dei prog­et­ti. Non erava­mo nei tem­pi giusti per l’adem­pi­men­to dei nos­tri obb­lighi con­trat­tuali o svol­geva­mo lavori di scarsa qual­ità. Così sono diven­ta­to un riso­lu­tore di prob­le­mi per affrontare il feed­back neg­a­ti­vo dei cli­en­ti. Era una stra­da sen­za usci­ta: non rius­cen­do a pre­venire un prob­le­ma, ges­ti­vo le sue conseguenze.

Ho inizia­to a cer­care un insieme di stru­men­ti per affrontare la situ­azione. A quel tem­po, non conosce­vo Agile o Scrum, per non par­lare dei modi per uti­liz­zare la metodolo­gia Scrum in team non IT.

Sono diven­ta­to un riso­lu­tore di prob­le­mi per affrontare il feed­back neg­a­ti­vo dei clienti.

Come abbi­amo scel­to la metodolo­gia di ges­tione dei progetti

Inizial­mente, abbi­amo con­sid­er­a­to il Kan­ban. È par­ti­co­lar­mente utile per prob­le­mi di flus­so come risoluzione di bug o elab­o­razione di domande in un call cen­ter. Ma per intro­durre il Kan­ban, hai bisog­no di un team alta­mente moti­va­to e ben orga­niz­za­to. Non era il nos­tro caso.

Abbi­amo anche con­sid­er­a­to il Water­fall. È utile per i team IT per­ché la chiara sequen­za di fasi richiede meno cod­i­ci, e si è sul­la stra­da gius­ta. Lo stes­so prog­et­to in Scrum apparirà com­ple­ta­mente diverso:

una cosa fun­zio­nante —> aggius­ta­men­to —> ottimizzazione

L’af­fid­abil­ità del Water­fall nasconde il suo svan­tag­gio: un alto ris­chio di dis­at­ten­dere le sca­den­ze. Le aziende vogliono ottenere risul­tati il pri­ma pos­si­bile piut­tosto che aspettare un anno intero per essere per­suase che la strate­gia scelta non fun­ziona. Anche Scrum non è esente da questo prob­le­ma”.

Quali stru­men­ti Scrum si adat­tano a un’a­gen­zia di marketing


Scrum offre molti stru­men­ti per aumentare la motivazione:

  1. tabelle Scrum. Le tabelle Scrum mostra­no gli sta­ti dei com­pi­ti e pos­sono guidar­ti ver­so i pun­ti prob­lem­ati­ci (ad es. trop­pi com­pi­ti sono in fase di dis­cus­sione con i cli­en­ti). Abbi­amo reso disponi­bili le tabelle Scrum per i nos­tri cli­en­ti per per­me­t­tere loro di trac­cia­re gli sta­ti dei com­pi­ti. Ciò ha pro­fon­da­mente alle­vi­a­to il cari­co dei nos­tri account manager.
  2. riu­nioni set­ti­manali. Tut­ti i mem­bri del team si alter­nano nel pre­sentare i risul­tati del­l’ul­ti­mo giorno, fare una promes­sa per la gior­na­ta attuale e con­di­videre prob­le­mi. Gra­zie a queste riu­nioni quo­tid­i­ane, puoi capire cosa sta acca­den­do nel­l’azien­da e trovare il modo per ren­dere il lavoro più efficiente.
  3. piani­fi­cazione. Rende il proces­so lavo­ra­ti­vo traspar­ente per il man­ag­er e per il cliente. Abbi­amo invi­ta­to cli­en­ti speci­fi­ci e deciso insieme quali com­pi­ti impostare per i prossi­mi sprint.
  4. ret­ro­spet­ti­va. Pos­si­amo capire gli errori che abbi­amo commes­so e i modi per cor­reg­ger­li (ad es. come aumentare il numero di com­pi­ti simul­tanei in cor­so sen­za com­pro­met­tere la qualità).
  5. dimostrazione del prodot­to. Pre­sen­ta i pro­gres­si del team ottenu­ti durante lo sprint. Ogni mem­bro del team mostra la pro­pria parte del prodot­to. La dimostrazione del prodot­to con­sente di apportare mod­i­fiche rap­i­da­mente, miglio­rare il prodot­to e non spre­care tem­po con pre­sen­tazioni pre­ma­ture del prodot­to finito.

Il mio lavoro con­sis­te­va prin­ci­pal­mente nel­l’anal­iz­zare il feed­back neg­a­ti­vo dei cli­en­ti. Dopo l’in­tro­duzione di Scrum, abbi­amo inizia­to a son­dare le opin­ioni dei cli­en­ti per capire se la direzione del nos­tro movi­men­to fos­se cor­ret­ta. Abbi­amo miglio­ra­to l’indice di sup­por­to al con­suma­tore (NPS).

Виталий Цимбалюк для Worksection


Quali sono gli svan­tag­gi di Scrum per team non IT?

Scrum ha tre prin­ci­pali carenze:

  1. I pro­ces­si azien­dali diven­tano più cos­tosi. Abbi­amo introdot­to la posizione di prod­uct own­er, poiché nes­sun mem­bro del team sarebbe in gra­do di gestire un ruo­lo così impor­tante. Un tale spe­cial­ista è cos­toso. Né il prod­uct own­er né il Scrum mas­ter cre­ano val­ore diret­ta­mente; sono al di fuori del team e, in sostan­za, apparten­gono alla cat­e­go­ria delle spese generali.
  2. Non c’è un servizio di ges­tione dei prog­et­ti con­ve­niente in Scrum per team non IT. In pas­sato uti­liz­zava­mo Jira, ma la sua con­fig­u­razione spes­so richiede il coin­vol­gi­men­to di uno specialista.
  3. La ter­mi­nolo­gia IT in Scrum non è adat­ta­ta per le aziende non IT. Per le aziende IT, ci sono linee gui­da det­tagli­ate che delin­eano i modi per ren­dere Scrum fun­zio­nante. Spie­gano la ter­mi­nolo­gia: incre­men­to è un prodot­to fun­zio­nante, demo è dimostrare i modi in cui il prodot­to fun­ziona. Nel nos­tro caso, era poco chiaro come la scrit­tura di con­tenu­ti influisse sulle oper­azioni del prodot­to. E cos’è un incre­men­to in SEO? Se abbi­amo scrit­to un testo e pub­bli­ca­to sul sito – è un prodot­to fun­zio­nante? Ci sono volu­ti più di tre mesi per adattare la ter­mi­nolo­gia IT alle nos­tre esigenze.

Come abbi­amo fal­li­to nel­l’in­tro­durre Scrum

Abbi­amo inizia­to a intro­durre Scrum con la for­mazione del team. E subito abbi­amo fat­to due errori.

Errore n. 1. Abbi­amo inclu­so spe­cial­isti di pub­blic­ità con­tes­tuale e SEO in un uni­co team. La log­i­ca è la seguente: fan­no tut­ti traf­fi­co ver­so i siti web dei cli­en­ti e aumen­tano le ven­dite, il che sig­nifi­ca che è oppor­tuno lavo­rare insieme. Il team è uni­to attorno a un cliente.

Come abbi­amo risolto il prob­le­ma: dopo un po’ di tem­po, abbi­amo divi­so gli spe­cial­isti per val­ori e prodot­ti. Alcu­ni cli­en­ti han­no avu­to più account man­ag­er e team contemporaneamente.

Cosa abbi­amo capi­to: un team dovrebbe essere uni­to attorno a un obi­et­ti­vo azien­dale. Tale team è auto­suf­fi­ciente e in gra­do di creare val­ore per il cliente da solo.



Errore n. 2. Non siamo rius­ci­ti a definire subito chi dovesse fun­gere da Scrum mas­ter e prod­uct owner.

Come abbi­amo risolto il prob­le­ma: abbi­amo inte­gra­to la posizione del con­tabile di grup­po esistente con la fun­zione di Scrum mas­ter. Pri­ma di ciò, era respon­s­abile del­la pro­dut­tiv­ità del team e del­l’erogazione con­tin­ua di val­ori al cliente. Abbi­amo assun­to una per­sona sep­a­ra­ta per essere il prod­uct owner.

Spes­so incon­tro due errori nelle aziende che intro­ducono anche Scrum:

  • I team sono com­bi­nati attorno a una sola fun­zione. Un dipar­ti­men­to è sem­plice­mente rinom­i­na­to in team. Il prob­le­ma è che se un cliente ha bisog­no di un sito web, il team deve avere un pro­gram­ma­tore, un design­er e un man­ag­er. Nes­sun dipar­ti­men­to mar­ket­ing com­pos­to da brand man­ag­er creerà un sito web.
  • Le aziende han­no pau­ra di dis­trug­gere la strut­tura esistente. Il seguente esem­pio era reale. Un account man­ag­er ges­ti­va diver­si prog­et­ti, ognuno dei quali era sup­por­t­a­to da diver­si spe­cial­isti SEO. I prog­et­ti era­no dis­tribuiti a sec­on­da del cari­co di lavoro degli spe­cial­isti SEO. Sup­poni­amo che uno spe­cial­ista abbia ottenu­to 10 prog­et­ti da gestire con pri­or­ità diverse. Le pri­or­ità ven­gono sta­bilite dal project man­ag­er, e ques­ta azien­da né ave­va diver­si. Nel migliore dei casi, lo spe­cial­ista SEO sod­dis­face­va il com­pi­to più com­pren­si­bile, nel peg­giore – il com­pi­to del­l’ac­count man­ag­er che urla­va di più.

Unir­si in team giusti” è un proces­so doloroso.

Per­ché abbi­amo bisog­no di un Scrum master?

Toy­ota ha un caso inter­es­sante per esem­pli­fi­care il ruo­lo del­lo Scrum mas­ter. In fab­bri­ca, alcu­ni lavo­ra­tori era­no asseg­nati ad assis­tere un ingeg­nere mec­ca­ni­co per ottimiz­zare il lavoro. L’ingeg­nere mec­ca­ni­co veni­va paga­to a una tar­if­fa oraria piut­tosto alta, quin­di le prestazioni dove­vano essere aumen­tate e i costi ridot­ti. È sta­ta nota­ta l’e­si­gen­za del­l’ingeg­nere mec­ca­ni­co di cer­care la chi­ave gius­ta – allo­ra un apprendista è sta­to asseg­na­to per fornire chi­avi. È sta­to con­cepi­to di facil­itare ulte­ri­or­mente il proces­so: sten­cil per gli stru­men­ti sono sta­ti dip­in­ti sul pavi­men­to e l’ap­prendista li dispone­va al mat­ti­no pri­ma del lavoro.

Quin­di, un buon Scrum mas­ter garan­tisce l’80% del suc­ces­so nel­l’in­tro­duzione di Scrum. Se ti man­ca una per­sona che pos­sa assumere questo ruo­lo, tro­va chi è inter­es­sato a lavo­rare ulte­ri­or­mente in questo cam­po. In ulti­ma istan­za, cer­ca uno Scrum mas­ter nelle aziende IT.

Lo Scrum mas­ter ha le seguen­ti fun­zioni non ovvie:

  • Capire dove il team è sot­top­er­for­mante, dove è pos­si­bile accel­er­are e dove è meglio ral­lentare. È come uno scu­do con­tro le sca­den­ze pres­san­ti e il caos.
  • Essere respon­s­abile del sen­so di sicurez­za del team. Include la pro­tezione da un cliente che vuole fare tut­to per ieri”. Ad esem­pio, abbi­amo affronta­to questo prob­le­ma: gli account man­ag­er sta­vano preparan­do report per i cli­en­ti a lun­go. Su inizia­ti­va del­lo Scrum mas­ter, abbi­amo imposta­to report auto­mati­ci generati in tem­po reale. Ora il cliente non deve aspettare la fine del mese per capire come stan­no le cose. Tutte le par­ti sono soddisfatte.
  • Aumentare il liv­el­lo del team per uti­liz­zare Scrum tramite scelta volontaria.
  • Comu­ni­cazione uno a uno con cias­cun mem­bro del team. Riguar­do ai prob­le­mi e alle dif­fi­coltà del­l’imp­ie­ga­to. In questo modo, i junior spe­cial­ist rag­giunger­an­no più rap­i­da­mente il liv­el­lo medio, e i spe­cial­isti di liv­el­lo medio crescer­an­no in senior. Il turnover del per­son­ale diminuirà.

Виталий Цимбалюк и Кристина Лисовская для Worksection

Per­ché abbi­amo bisog­no di un prod­uct owner?

Non abbi­amo capi­to subito chi dovesse diventare il prod­uct own­er e di cosa si sarebbe occu­pa­to. Siamo giun­ti alla con­clu­sione che il prod­uct own­er è uno spe­cial­ista tec­ni­co con buone conoscen­ze del prodot­to e capace di elab­o­rare strate­gie con­tes­tu­ali e SEO, trasmet­ten­dole al cliente. In altre parole, è uno strate­ga che dice cosa deve essere fatto.

Cosa fa il nos­tro prod­uct owner?
  • for­ma backlog;
  • rimuove e sta­bilisce le pri­or­ità dei compiti;
  • rego­la le strate­gie in base ai dati ottenu­ti dal team;
  • è respon­s­abile ver­so i cli­en­ti per il risultato.

Il modo in cui abbi­amo introdot­to Scrum in un’azien­da non IT

Gli spe­cial­isti lavo­ra­vano sep­a­rata­mente: copy­writer ed edi­tor, costrut­tori di link e anal­isti SEO. Durante l’in­tro­duzione di Scrum, li abbi­amo mesco­lati tra loro. Ogni team ha anche un account man­ag­er che ero­ga val­ore ai clienti.

I team sono sta­ti for­mati per cias­cu­na delle tre aree SEO:

  1. ges­tione del­la mas­sa di link
  2. creazione di contenuti
  3. ristrut­turazione del sito web.

Il lavoro è sta­to sud­di­vi­so in sprint che cos­ti­tu­is­cono la piani­fi­cazione men­sile. Durante la piani­fi­cazione, cer­cava­mo di ridurre il ris­chio di non ottenere un risul­ta­to alla fine del mese.

Fac­ciamo esper­i­men­ti con la dura­ta degli sprint. Quan­do abbi­amo inizia­to a intro­durre Scrum, gli sprint dura­vano una set­ti­mana. Uno sprint set­ti­manale con­sente di eseguire rap­i­da­mente un proces­so e di real­iz­zare dove si sta sbaglian­do, inseg­nare agli imp­ie­gati e capire come fun­ziona tutto.

Con­siglio chi­ave per la dura­ta degli sprint di Scrum nel mar­ket­ing: seleziona una sca­den­za che sia suf­fi­ciente per real­iz­zare qual­cosa di utile.

Gli sprint sono strut­turati come segue:

piani­fi­cazione —> riu­nioni —> dimostrazione —> retrospettiva.

Abbi­amo reind­i­riz­za­to parte dei team per avere sprint di due set­ti­mane. Tieni pre­sente che più lun­go è lo sprint, mag­giore è il ris­chio di saltare le scadenze.

Uti­lizzi­amo i seguen­ti stru­men­ti nel nos­tro lavoro:

  • piani­fi­cazione pok­er. La tec­ni­ca con­sente di val­utare la com­p­lessità e la por­ta­ta dei com­pi­ti che dovran­no essere affrontati men­tre il prodot­to viene cre­ato. Tut­ti i mem­bri del team sono coin­volti nel­la piani­fi­cazione pok­er. Uti­liz­zan­do delle carte, val­u­tano i com­pi­ti e pren­dono deci­sioni collettive;
  • anal­o­go del­la pro­gram­mazione a cop­pie basato sul­la pro­gram­mazione estrema. Diverse per­sone lavo­ra­no su un com­pi­to nel­lo stes­so pos­to di lavoro. È un esem­pio dimostra­ti­vo del­la rego­la Due teste sono meglio di una”. La uti­lizzi­amo nei momen­ti critici;
  • cicli HADI. Sono algo­rit­mi per ver­i­fi­care ipote­si con­tro­verse che aiu­tano a guadagnare la fidu­cia del cliente. Leg­gi di più sui cicli HADI qui sotto.


Quali sono i cicli HADI e come usarli?

Che cos’è? Un ciclo HADI è un algo­rit­mo per ver­i­fi­care un’ipote­si che appare come segue:

ipote­si —> ver­i­fi­ca —> risul­ta­to —> conclusioni.

I cicli HADI sono sim­ili al ciclo Lean Startup:

crea —> misura —> impara

Come fun­ziona?

Generi ipote­si la cui fat­tibil­ità è mes­sa in dub­bio. Se un com­pi­to è com­pren­si­bile e nec­es­sario, non ha sen­so elab­o­rar­lo in un ciclo HADI. Dopo aver ver­i­fi­ca­to l’ipote­si, deter­mi­ni se ha fun­zion­a­to o meno e a quale gra­do di effi­cien­za. Se ha fun­zion­a­to, la lan­ci in uno sprint, se no, sem­plice­mente la scarti.

Come appare?

Ad esem­pio, c’è un’ipote­si: Se fac­cio inter­link­ing sui prodot­ti, questo porterà a una cresci­ta tripla del traf­fi­co”. Con­trol­li l’ipote­si su un prodot­to, impo­stan­do link man­ual­mente all’in­ter­no del sito web. Se l’ipote­si ha fun­zion­a­to, dai un com­pi­to ai pro­gram­ma­tori: For­nisci inter­link­ing su tut­to il sito”.

Qual è il van­tag­gio dei cicli HADI?

Può sem­brare al cliente che la tua nuo­va soluzione non fun­zion­erà bene. In rispos­ta, mostri un esem­pio reale basato su un elemento.

Doc­u­men­ta le tue ipote­si, anche se non han­no fun­zion­a­to. Nel prossi­mo sprint, puoi tes­tarne un’al­tra. Inoltre, assi­cu­rati che i tuoi esper­i­men­ti non causi­no con­flit­ti di inter­esse (ad esem­pio, affinché le ipote­si rel­a­tive alla stes­sa pag­i­na web non siano tes­tate simul­tane­a­mente). Altri­men­ti, non sarà chiaro quale ipote­si ha avu­to successo.


Виталий Цимбалюк и Кристина Лисовская для Worksection


7 con­sigli per intro­durre Scrum se non sei un’azien­da IT

  1. Inizia dal­la for­mazione. Leg­gi let­ter­atu­ra spe­cial­iz­za­ta, parte­ci­pa a cor­si di formazione.
  2. Deter­mi­na chi è il tuo stake­hold­er (parte inter­es­sa­ta). E poi lavo­ra per fornire val­ore al cliente e allo stakeholder.
  3. Gli sprint dovreb­bero rimanere immu­tati. Non avere pau­ra di cam­biare le altre cose.
  4. Non reind­i­riz­zare l’in­tero team ver­so Scrum, solo per­ché è figo”. Ad esem­pio, i nos­tri copy­writer lavo­ra­no con Kan­ban per­ché i testi non han­no pri­or­ità – devono solo essere com­ple­tati il più rap­i­da­mente possibile.
  5. Deter­mi­na la dimen­sione otti­male del tuo team. Sec­on­do la mia espe­rien­za, è di cinque-sette per­sone in aziende non IT.
  6. Orga­niz­za un’area di lavoro iso­la­ta per cias­cun team. Se hai un uffi­cio open space, aggiun­gi tabelle Scrum offline.
  7. Assu­mi la gui­da nel­l’im­ple­men­tazione di Scrum. Se la direzione non è con­sapev­ole del­lo scopo di una nuo­va metodolo­gia, non ver­rà fat­to nulla.

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